Roma, 8 lug (Adnkronos) – "Definire con urgenza una strategia nazionale organica di risposta alla crisi commerciale in atto, coinvolgendo le parti sociali, le associazioni d’impresa, le istituzioni territoriali e le forze parlamentari di maggioranza e opposizione". E' l'impegno per il governo contenuto nella mozione presentata dal Pd alla Camera sui dazi.
I dem chiedono governo "una risposta immediata, coordinata e strutturata alla crisi commerciale innescata dai dazi imposti dall’Amministrazione Trump, in difesa del lavoro, delle imprese e del made in Italy".
Il testo presentato dai gruppo del Pd della Camera chiede inoltre di sostenere "una risposta europea unitaria alle politiche dei dazi dell’Amministrazione Trump, che escluda ogni controproducente e inadeguata tentazione di bilateralizzare la risoluzione del conflitto commerciale, miri alla progressiva eliminazione dei dazi e ampli le contromisure includendo i servizi e i diritti di proprietà intellettuale delle big tech, nonché a promuovere l'istituzione di un Fondo europeo di sostegno per rispondere agli effetti dei dazi sul sistema economico e sociale, attivando anche un meccanismo simile a Sure per rafforzare la rete di protezione sociale dei lavoratori".
La mozione punta anche "a promuovere una politica commerciale europea volta alla diversificazione dei mercati di sbocco, anche accelerando la ratifica di nuovi accordi commerciali di libero scambio, a partire dal Trattato Mercosur, con idonee compensazioni per i settori agricoli sensibili e a rilanciare la Global minimum tax".
(Adnkronos) – A livello nazionale, si propone "di adottare iniziative immediate e straordinarie" finalizzate, tra l’altro, "a potenziare gli strumenti di garanzia pubblica per l’accesso al credito, in particolare il Fondo centrale di garanzia per le Pmi e Sace", "a rifinanziare gli ammortizzatori sociali e sostenere il rinnovo dei contratti collettivi nazionali scaduti", "ad aumentare le risorse a favore dell’export e dell’internazionalizzazione delle imprese, anche per prevenire rischi di delocalizzazione verso gli Stati Uniti, e realizzare una vera ed effettiva politica di tutela del made in Italy".
La mozione chiede infine "di favorire il disaccoppiamento del prezzo dell'energia elettrica da quello del gas attraverso la stipula di contratti di lungo termine di compravendita di energia elettrica rinnovabile tra produttori e acquirenti/consumatori, nonché a revisionare l'attuale meccanismo di formazione dei prezzi dell'energia elettrica e prevedere l'approvvigionamento tramite acquisti congiunti europei", "ad accelerare lo sviluppo delle fonti rinnovabili, favorire i public purchase agreement e legare le concessioni energetiche alla riduzione dei costi per imprese e famiglie", "a rafforzare il programma Transizione 4.0, rifinanziare il Fondo automotive e riorientare le risorse del programma Transizione 5.0 verso strumenti più efficaci".