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Emergenza carceraria in Italia: sovraffollamento e condizioni disumane

Immagine che illustra il sovraffollamento carcerario in Italia

Il rapporto di Antigone denuncia il sovraffollamento e la mancanza di supporto per i detenuti

Un sistema penitenziario in crisi

Il recente rapporto di Antigone, intitolato “Senza Respiro”, mette in luce una realtà allarmante delle carceri italiane. Con un incremento del 54% delle presenze nelle carceri minorili in soli due anni, il sovraffollamento è diventato una questione critica. Attualmente, solo 36 carceri su 189 non sono sovraffollate, mentre 58 istituti superano il tasso di affollamento del 150%.

La situazione è particolarmente grave negli istituti di San Vittore, Foggia e Lucca, dove le celle sono ridotte a spazi angusti, spesso inferiori a tre metri quadri per detenuto.

Condizioni di vita inaccettabili

Il rapporto evidenzia anche le condizioni di vita disumane all’interno delle carceri. In 30 istituti visitati, non erano garantiti i tre metri quadri calpestabili per ogni persona, e in 12 carceri non c’era riscaldamento. Inoltre, 43 carceri non disponevano di acqua calda. Anche i nuovi padiglioni prefabbricati, progettati per alleviare il sovraffollamento, si rivelano inadeguati, con spazi già sovraffollati da progetto.

Proteste e tensioni in aumento

Nel 2024, si sono registrati circa 1.500 episodi di protesta collettiva non violenta nelle carceri. Queste manifestazioni sono spesso il risultato di condizioni di vita insostenibili e della mancanza di supporto psicologico e reinserimento nel mondo del lavoro. Il numero di detenuti in custodia cautelare continua a calare, ma la misura cautelare più utilizzata rimane il carcere, con un 28,9% di casi in cui il soggetto non viene condannato.

Il dramma del sistema minorile

Il sistema penitenziario minorile è particolarmente preoccupante, con un aumento del 54% dei giovani detenuti in due anni. Attualmente, 611 giovani sono rinchiusi in istituti penali minorili, di cui 27 ragazze. La maggior parte di questi giovani sono minori stranieri non accompagnati. Inoltre, 9 Ipm su 17 sono sovraffollati, con tassi che raggiungono il 150% in alcune strutture.

La questione della salute mentale

La salute mentale dei detenuti è un altro aspetto critico. Nel 2024, l’autolesionismo è aumentato del 4,1% rispetto all’anno precedente, e il numero di suicidi ha raggiunto un record storico di 91 casi. Questi dati evidenziano la necessità urgente di interventi mirati per garantire il benessere psicologico dei detenuti.

Conclusioni e prospettive future

La situazione nelle carceri italiane è insostenibile e richiede un intervento immediato da parte delle autorità competenti. È fondamentale garantire spazi adeguati, supporto psicologico e opportunità di reinserimento per i detenuti. Solo così si potrà sperare in un sistema penitenziario più umano e giusto.