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Esplosione a Roma, il bilancio peggiora e cresce l’allerta: “Rischi per la salute”

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Questa mattina un’esplosione ha colpito il quartiere Prenestino a Roma. Il bilancio dei feriti peggiora, allerta alta per la salute dei cittadini.

Questa mattina un’esplosione ha sconvolto il quartiere Prenestino di Roma, causando danni ingenti e numerosi feriti. L’evento ha generato un forte boato avvertito in gran parte della città, scatenando preoccupazioni non solo per le conseguenze immediate, ma anche per i potenziali rischi sulla salute pubblica. Le autorità hanno lanciato l’allerta massima, invitando la popolazione a prendere precauzioni per limitare eventuali effetti nocivi.

Esplosione a Roma per un guasto al GPL: indagini in corso

Secondo il questore di Roma, Roberto Massucci, l’esplosione sarebbe stato causato da un incidente durante la fase di scarico del GPL. Durante l’intervento, gli operatori di polizia e altri soccorritori sono rimasti coinvolti nell’esplosione, che ha causato ustioni diffuse tra i presenti, compreso il gestore del distributore.

Il direttore regionale dei vigili del fuoco del Lazio, Ennio Aquilino, ha aggiunto che l’esplosione è stata causata da un malfunzionamento dell’impianto GPL, definito come un “blif da GPL”, un evento assimilabile all’esplosione di una bomba. Dopo un primo intervento per una fuga di gas, che ha portato rapidamente l’arrivo dei vigili del fuoco, è seguita la deflagrazione.

La Procura di Roma, coordinata dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo, è in attesa delle prime relazioni dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine per avviare un’indagine sulle cause dell’esplosione, ancora in fase di accertamento.

Esplosione a Roma, il bilancio si aggrava: feriti in aumento e danni alle abitazioni

Un distributore situato in via Gordiani è stato interessato da una esplosione e un incendio che ha provocato almeno 40 feriti, soccorsi sia dai cittadini che dagli operatori di emergenza.

Il Pronto Soccorso dell’Ospedale Sant’Eugenio ha ricevuto tre feriti con fratture gravi, classificati con codici arancione e rosso. Nel reparto Grandi Ustionati, invece, sono in arrivo due pazienti trasferiti da altri ospedali, entrambi con condizioni complesse e in ventilazione meccanica. Lo comunica l’Asl Roma 2, che precisa come le loro condizioni saranno valutate al momento dell’arrivo. La Terapia Intensiva resta in allerta per eventuali nuovi casi critici.

I vigili del fuoco stanno effettuando verifiche sui palazzi circostanti, dove si registrano danni significativi, tra cui vetri rotti, infissi divelti e detriti sparsi a distanza. Inoltre, un uomo è stato soccorso dai carabinieri mentre la sua auto prendeva fuoco ed è ora in gravi condizioni.

Esplosione a Roma, l’allerta resta alta: “Possibili effetti sulla salute”

La Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) ha spiegato che il GPL, miscela di propano e butano, può causare nausea, cefalea, vertigini, disturbi neurologici, perdita di coscienza o asfissia se inalato in elevate concentrazioni. Il contatto diretto con il liquido criogenico può provocare ustioni da freddo e gravi lesioni cutanee. Anche senza fiamme visibili, il gas, essendo incolore e più pesante dell’aria, può accumularsi in zone basse creando sacche pericolose anche a distanza di tempo dall’incidente.

L’esplosione ha inoltre disperso nell’aria fumi e particolati fini (PM2,5, PM10, VOC) che possono irritare le vie respiratorie, peggiorare malattie preesistenti come asma o bronchiti e aumentare il rischio cardiovascolare.

Il presidente di Sima, Alessandro Miani, ha raccomandato di seguire le indicazioni delle autorità, mantenere chiuse le finestre, evitare le zone interdette e usare mascherine FFP2 in caso di necessità.

In presenza di sintomi come irritazione oculare, tosse, cefalea o difficoltà respiratorie, è importante rivolgersi rapidamente a un medico o al centro antiveleni. Infine, ha sottolineato l’importanza di un monitoraggio della qualità dell’aria e, se necessario, controlli ambientali su suolo e acque di spegnimento.