Roma, 14 feb. (Adnkronos) – Oppressa da una sorella così 'ingombrante'? "No, tra noi non c’è mai stata rivalità". Arianna Meloni, in una lunga intervista al Secolo d'Italia, racconta anche del solidissimo rapporto con la premier Giorgia Meloni. A chi le domanda se si sentano tutti i giorni, "prima sì – racconta la responsabile della segreteria politica di Fdi- , adesso non è detto.
Magari le scrivo io un messaggio. Le scrivo 'Sei viva?' e le mando un bacetto. Oppure mi presento a casa sua la sera tardi. Non mi sento di infastidirla. Lei è sempre in movimento. Ha fatto più di 250 incontri a livello internazionale. Capisco che può non avere il tempo".
C’è una famosa foto in cui guarda sua sorella che ha appena vinto le elezioni con grande tenerezza e commozione, "sì è vero, ho capito qual è quella foto. Ero commossa ma stavo anche pensando: 'Ma guarda questa dove è arrivata!'". Da dove è partita, Arianna Meloni lo ricorda bene:"dalla candidatura alle provinciali di Roma del ’98. Io l’aiutavo e le dissi 'facciamoci il giro dei commercianti e ti presenti'. Lei aveva 21 anni e io 23. Facemmo il giro di tutti i negozianti di San Paolo e almeno un paio di loro non vollero darci la mano…".
In passato, è stata molto criticata per aver detto che le mancava lo shopping con sua sorella, "sì va bene – replica – ma non è che lo shopping era a via Condotti… noi andavamo a guardare le vetrine e a fare shopping vicino casa nostra. Io volevo solo dire che mi mancavano un po’ quelle passeggiate spensierate dove magari ti prendi un gelato e parli un po’ del tuo privato. Cose che si fanno tra sorelle, tra amiche…".
Arianna Meloni racconta poi di aver cominciato a far politica dopo la sorella. "Nel mio caso – ricorda – era il periodo di tangentopoli e io vidi uno scontro tra ragazzi dei centri sociali e ragazzi del FdG che volantinavano alle fermata metro di San Paolo. Quegli altri li volevano cacciare, dicevano “non avete il diritto di stare qui, di fare volantinaggio”. Ne parlai a casa. Ero turbata e pensavo che non fosse giusto quello che avevo visto. Qualche giorno dopo Giorgia andò alla sede della Garbatella e quando arrivò lei, stavano proprio facendo una riunione sull’aggressione subita dai centri sociali".
A chi le domanda di un libro che l'abbia ispirata e che non sia Il Signore degli Anelli, "Ah, non il Signore degli Anelli? Allora direi L’ombra dello scorpione di Stephen King, con quella fantastica figura di Mamma Abigail che richiama a sé la comunità del bene". Un’altra figura femminile come Eowyn in cui identificarsi? "Bè insomma, era un po’ troppo anziana… meglio Eowyn direi".