Roma, 14 feb. (Adnkronos) – “Non sono il segretario, mi raccomando. Chiariamolo subito. Il segretario nel nostro statuto non c’è, c’è il presidente ed è Giorgia Meloni”. Arianna Meloni si lascia intervistare dal Secolo d'Italia, a chi le domanda perché sia così restia a parlare con i giornalisti e se ce l'abbia con loro, "no – assicura – solo che mi imbarazza il fatto che escano poi cose che riguardano il mio privato.
Io faccio un lavoro politico per parecchie ore al giorno e vorrei parlare di quello. Non faccio mica il Grande Fratello…".
In via della Scrofa occupa la stanza che fu di Almirante e poi di Fini: “ma qui sono ospite. Mica una loro erede. Era l’unica stanza libera e oggi mi sono messa qua”. Però è la “sorella d’Italia”? La definizione non le dispiace: “Se c’è l’Italia di mezzo come fa a dispiacermi, sono o no una patriota?”.
Arianna Meloni sta girando le città d’Italia per i congressi provinciali, per toccare con mano la struttura del partito sul territorio ed evitare “che si pensi o si dica che a Roma pensiamo solo al governo. No, questo partito è più vivo che mai anche fuori dal Palazzo. Io incontro il popolo di Fratelli d’Italia e ho trovato molto entusiasmo”, assicura. "Poi ci sarà la campagna per le europee che affronteremo con un partito organizzato e compatto. I congressi provinciali sono stati anche occasioni di dibattito, di discussione. Qualcuno magari è stato più frizzante… ma tutti sono stati costruttivi. Molto partecipati. Questa settimana ci sarà il congresso di Napoli e poi abbiamo quasi finito. Ne mancano pochi tra cui quello di Roma, che sarà uno degli ultimi". E’ vero che in FdI non ci sono correnti? "E’ vero – assicura -. Il fatto che qualche gruppo magari si organizza per un candidato è normale, ma poi tutti si mettono al servizio del bene del partito. Io ho vissuto la fase di An in cui le correnti in pratica paralizzavano tutto". "E aveva ragione" Fini nel chiamarle metastasi.