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Gino Cecchettin invoca un cambiamento nei testi delle canzoni: l’appello a musicisti e discografici

Gino Cecchettin

Gino Cecchettin lancia un appello al mondo della musica, con una lettera aperta a artisti e discografiche. Ecco la sua richiesta.

Il mondo della musica si trova al centro di una riflessione profonda lanciata da Gino Cecchettin, presidente della Fondazione intitolata a sua figlia Giulia, tragicamente uccisa nel novembre del 2023 da Filippo Turetta. Con una lettera aperta indirizzata ad artisti e case discografiche, Cecchettin propone un cambiamento nel modo in cui i testi e i messaggi delle canzoni vengono trattati, invitando a un impegno maggiore e a una maggiore responsabilità.

Gino Cecchettin, la richiesta a musicisti e discografici sui testi delle canzoni

In occasione dell’edizione 2025 dell’Aperyshow Charity Event, che si tiene dal 24 aprile al 1° maggio nell’area Campo Fiera di Arsego, il festival si allea con la Fondazione Giulia Cecchettin per lanciare un appello forte e condiviso al panorama musicale: promuovere un linguaggio artistico più rispettoso, consapevole e inclusivo, privo di stereotipi e narrazioni dannose.

L’appello è firmato da Gino Cecchettin, padre di Giulia e presidente della Fondazione creata per trasformare il dolore per la sua tragica morte in un impegno concreto contro la violenza di genere. Con una lettera aperta indirizzata agli artisti che si esibiranno sul palco del festival, Cecchettin li invita a riflettere sulla responsabilità che oggi comporta salire su un palco.

“Le parole che scegli, i messaggi che trasmetti arrivano a migliaia di giovani, e lasciano tracce. Ti invito a considerare la possibilità di lasciare da parte quei contenuti che – consapevolmente o no – possono alimentare una cultura della sopraffazione”.

I due vademecum presentati dall’Associazione di Gino Cecchettin

Accanto all’invito lanciato, la Fondazione ha elaborato due vademecum: uno destinato ai cantanti e l’altro ai discografici, contenenti suggerimenti per promuovere un linguaggio rispettoso, la parità di genere e l’inclusione sia nelle produzioni musicali che nei contesti professionali.

“Incoraggia la diversità e l’inclusione. Crea una scena musicale che valorizzi voci diverse e contrasti le narrazioni omogenee e oppressive”, si afferma nel documento.

Secondo Gino Cecchettin, al giorno d’oggi sembra che le parole di violenza siano quelle che maggiormente attraggono. Riguardo a testi di artisti come Vasco Rossi o Riccardo Cocciante, che oggi sarebbero considerati “impubblicabili”, Cecchettin ha concordato sull’idea di chiedere a questi artisti di esporsi per spiegare ai giovani l’importanza di una rivoluzione culturale che inizi dalle parole. Tuttavia, ha anche sottolineato che molti degli artisti che in passato avevano scritto testi di questo tipo hanno ora intrapreso un percorso diverso, aggiungendo che ogni canzone va sempre contestualizzata nel suo tempo.