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Il destino della legislatura in Sardegna: attesa per la sentenza decisiva

Immagine che rappresenta l'attesa per la sentenza in Sardegna

Domani il tribunale di Cagliari si pronuncerà sul ricorso della presidente Todde contro l'ingiunzione di decadenza.

Il caso decadenza di Alessandra Todde

Il conto alla rovescia è iniziato per la governatrice della Sardegna, Alessandra Todde, che attende con trepidazione la decisione del tribunale di Cagliari, prevista per domani alle 10. La questione centrale riguarda il ricorso presentato dalla presidente in opposizione all’ordinanza-ingiunzione di decadenza emessa dal collegio di garanzia elettorale della Corte d’appello di Cagliari.

Tale ordinanza, datata 3 gennaio, è stata motivata da presunte irregolarità nella rendicontazione delle spese per la campagna elettorale in vista delle elezioni di febbraio 2024.

Le irregolarità e le polemiche

La situazione si è complicata ulteriormente con l’intervento della Procura, che ha aperto un fascicolo dopo aver ricevuto l’ordinanza di decadenza. Sebbene siano state confermate alcune irregolarità, la Procura ha ritenuto sproporzionata la sanzione della decadenza, chiedendo al tribunale di annullare l’ordinanza e di applicare una sanzione pecuniaria ridotta rispetto ai 40mila euro inizialmente previsti. Questo sviluppo ha sollevato interrogativi sulla gestione della situazione da parte delle autorità competenti e ha alimentato il dibattito pubblico.

Il futuro della legislatura sarda

In attesa della sentenza, il clima politico in Sardegna è teso. La presidente Todde, secondo quanto riferito dal suo staff, si mostra serena e concentrata sui principali dossier aperti nella regione. Tuttavia, qualsiasi decisione del tribunale non sarà definitiva, poiché spetterà al Consiglio regionale prendere atto dell’esito giudiziario. La questione della decadenza non è solo una questione legale, ma anche un test cruciale per la stabilità della legislatura e per il futuro politico della Sardegna.

Il collegio di garanzia ha anche revocato il mandato all’avvocato Riccardo Fercia, incaricato di difendere l’ordinanza di decadenza. Questa decisione ha scatenato polemiche, con accuse di conflitto di interessi nei confronti del nuovo presidente del collegio, Massimo Costantino Poddighe, legato a una dirigente della Regione. La situazione è quindi caratterizzata da un intreccio di fattori legali e politici che potrebbero avere ripercussioni significative sul futuro della governatrice e della sua amministrazione.