Roma, 22 ott. (Adnkronos) – “L’incontro con i sindacati delle Forze dell’ordine – Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza – che abbiamo tenuto oggi è stato un appuntamento molto proficuo. Ringrazio i rappresentanti delle moltissime sigle sindacali presenti per la loro partecipazione e per la qualità dei contenuti portati”. Lo dice Matteo Mauri, responsabile Sicurezza del Partito Democratico, a margine della Consulta Sicurezza presso il Gruppo PD alla Camera, dove si è discusso della legge di Bilancio, a cui hanno partecipato anche il responsabile Economia del partito, Antonio Misiani, e la deputata Simona Bonafè.
“Abbiamo voluto riconvocare la Consulta Sicurezza del PD perché consideriamo fondamentale il confronto con chi rappresenta i lavoratori in un settore così delicato e strategico. Il Partito Democratico ha a cuore la sicurezza delle cittadine e dei cittadini ed è vicino a chi lavora tutti i giorni per garantirla. Lo dimostreremo anche durante l’iter della legge di Bilancio, come abbiamo fatto in tante altre occasioni. Una legge di Bilancio scandalosa, che invece non tiene in nessun conto le esigenze basilari del comparto Sicurezza, che praticamente viene ignorato”.
“Lo ha ribadito – riferisce Mauri – in maniera chiarissima la segretaria Elly Schlein che, intervenendo in presenza davanti ai dirigenti sindacali, ha messo l’accento sull’importanza del comparto e sull’attenzione del PD al tema della Sicurezza. In questa legge di Bilancio non ci sono le risorse necessarie per adeguare gli stipendi, dopo un rinnovo di contratto che ha riconosciuto addirittura meno di quanto eroso dall’inflazione. Il governo non mette nemmeno un euro per la previdenza dedicata e quella complementare o per il necessario aumento degli organici delle Forze dell’ordine. Che diminuiscono ogni anno che passa, con buona pace dei vuoti proclami del governo. È incredibile, ma l’unica cosa che aumenta è l’età pensionabile delle donne e degli uomini in divisa. Il Partito Democratico – conclude Mauri – si batterà per cambiare radicalmente questa legge di Bilancio e per costringere il governo a riconoscere le sacrosante esigenze dei lavoratori e delle lavoratrici delle Forze dell’ordine”.