Roma, 13 ott. (Adnkronos) – "Le parole pronunciate oggi da Donald Trump alla Knesset in un misto di autocelebrazione ed esaltazione del potere della guerra, rappresentano forse uno dei momenti più desolanti per quello che definiamo ancora l’Occidente e per le cosiddette democrazie liberali. In quelle frasi si è manifestata tutta la pretesa del potere economico di dettare le regole della politica e del potere militare di sostituirsi al diritto internazionale.
Quando il denaro e la forza bellica diventano gli unici strumenti condivisi anche dai Parlamenti delle leadership, la democrazia forse non muore all’improvviso: ma si consuma di sicuro lentamente, si svuota dall’interno e diventa vulnerabile ai peggiori interessi privati e alla coercizione". Così sui suoi profili social il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia.
"Chiamano storica, per dirla con Orwell, 'la giornata in cui la libertà cade sotto il peso del denaro e della forza'. Il potere degli autocrati – prosegue – può anche pensare oggi di riscrivere la storia e celebrare come 'successo' ciò che è stata una tragedia per i cittadini. Ma devono sapere che chi oggi ha applaudito Netanyahu alla Knesset ha celebrato l’inizio della fine delle democrazie occidentali".
"La giornata di oggi, celebrata goffamente e’ un’ombra che richiama pagine dolorose della storia, quando la combinazione tra ricchezza e violenza ha travolto istituzioni e libertà, piegando le società al dominio di pochi. Oggi, ascoltando quelle parole, si avverte chiaramente: siamo di fronte a un giorno oscuro, alla notte della democrazia occidentale, e chi ama le libertà ha il dovere di non rimanere in silenzio", conclude.