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Mo: Spagna all'Onu, 'misure urgenti per fermare uccisioni a Gaza'

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Madrid, 7 mag. (Adnkronos/Afp) - La Spagna presenterà all'Assemblea generale delle Nazioni Unite una bozza di risoluzione volta a "proporre misure urgenti per fermare l'uccisione di civili innocenti e garantire aiuti umanitari" a Gaza. Lo ha reso noto il primo ministro Ped...

Madrid, 7 mag. (Adnkronos/Afp) – La Spagna presenterà all'Assemblea generale delle Nazioni Unite una bozza di risoluzione volta a "proporre misure urgenti per fermare l'uccisione di civili innocenti e garantire aiuti umanitari" a Gaza. Lo ha reso noto il primo ministro Pedro Sanchez. Il premier ha dichiarato al parlamento spagnolo che "la comunità internazionale non può rimanere indifferente a quanto sta accadendo" nel territorio palestinese, dove Israele ha ripreso la devastante guerra contro Hamas.

Intento la Spagna, assieme ad altri cinque paesi europei, tra cui Spagna, Irlanda e Norvegia, ha dichiarato, riguardo il nuovo piano di Israele di espansione delle attività militari a Gaza, di "respingere fermamente qualsiasi cambiamento demografico o territoriale" che potrebbe costituire "una violazione del diritto internazionale". L'attuazione di questo piano, che prevede di "stabilire una presenza israeliana prolungata" a Gaza, equivarrebbe a "superare una nuova linea rossa" e a "mettere a repentaglio qualsiasi prospettiva di una soluzione praticabile a due Stati", hanno affermato i ministri degli Esteri di questi paesi in una dichiarazione congiunta.

Ciò costituirebbe "una nuova escalation militare", che "non farà che peggiorare una situazione già catastrofica per la popolazione civile palestinese e mettere in pericolo la vita degli ostaggi rimasti prigionieri", aggiunge il testo, firmato anche dai capi della diplomazia di Islanda, Slovenia e Lussemburgo. Quattro di questi paesi (Spagna, Irlanda, Norvegia e Slovenia) hanno riconosciuto lo Stato palestinese quasi un anno fa, seguendo l'esempio dell'Islanda, che lo ha fatto nel 2014. Il Lussemburgo, da parte sua, ha affermato di essere pronto a farlo, ma solo quando tutti gli ostaggi israeliani saranno stati rilasciati.