Sushila Karki, 73 anni, è stata nominata prima ministra ad interim del Nepal, succedendo a un governo in difficoltà. La sua nomina avviene in un momento critico per il paese, caratterizzato da violenze e proteste che hanno causato un alto numero di vittime e instabilità politica. Durante il suo discorso d’insediamento, Karki ha assicurato che il suo governo avrà una durata massima di sei mesi, in attesa delle elezioni previste per il 5 marzo 2026.
Nella sua prima apparizione pubblica, Karki ha rilasciato una dichiarazione chiara e decisa: “Ascolteremo le richieste della generazione Gen Z. È necessario garantire maggiore trasparenza, combattere la corruzione e promuovere l’uguaglianza economica.” Queste parole riflettono le crescenti aspettative dei giovani nepalesi, che chiedono un governo più responsabile e attento alle loro esigenze.
Contesto e sfide politiche
Il Nepal ha attraversato un periodo di crisi profonda, con proteste diffuse in tutto il paese. Le manifestazioni, iniziate per richiedere riforme politiche e sociali, sono sfociate in violenze che hanno causato la morte di almeno 51 persone. La situazione ha portato a una maggiore pressione sulle autorità, costringendole a revocare il coprifuoco imposto a Kathmandu e nelle aree limitrofe. Con la calma che sembra tornare, Karki si trova a dover affrontare sfide significative per ripristinare stabilità e fiducia nel governo.
In questo contesto, la figura di Karki è vista come un potenziale punto di svolta. La sua esperienza come ex presidente della Corte Suprema le conferisce un certo prestigio e credibilità, ma la vera prova sarà la sua capacità di attuare le riforme promesse e rispondere alle esigenze della popolazione. Le aspettative sono alte e ogni passo falso potrebbe avere conseguenze drammatiche per il suo governo ad interim.
Reazioni e aspettative della popolazione
Le reazioni alla nomina di Karki sono state miste. Molti giovani, in particolare quelli appartenenti alla Gen Z, hanno accolto con favore la sua promessa di trasparenza e uguaglianza. “Ci aspettiamo che il governo ascolti le nostre voci e agisca in modo decisivo contro la corruzione,” ha commentato un attivista locale. Tuttavia, sorgono anche preoccupazioni riguardo alla capacità del governo di affrontare le sfide economiche e sociali che il paese deve fronteggiare.
La comunità internazionale osserva con attenzione gli sviluppi in Nepal. Le elezioni del 5 marzo 2026 rappresentano un’opportunità cruciale per il paese di ricostruire la propria democrazia e stabilità. Karki dovrà navigare con cautela attraverso le acque turbolente della politica nepalese, cercando di ottenere la fiducia necessaria per governare efficacemente. Il tempo dirà se la sua leadership sarà in grado di portare il Nepal verso un futuro più promettente.