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Nuove scoperte nel caso di Chiara Poggi: impronte e indizi chiave

Impronte e indizi nel caso di Chiara Poggi

Le ultime analisi forensi offrono nuove speranze per la risoluzione del caso dopo 18 anni.

Un caso che riemerge dopo anni

Il delitto di Chiara Poggi, avvenuto nel 2007, continua a far discutere e a sollevare interrogativi. Recenti sviluppi nelle indagini hanno portato alla luce nuove evidenze, tra cui otto impronte ritenute “utili” per l’identificazione, rispetto a un totale di 78 frammenti analizzati. Queste impronte, in particolare quella rinvenuta sulla “seconda parete destra delle scale che conducono al seminterrato”, sono state attribuite ad Andrea Sempio, amico del fratello della vittima.

La Procura di Pavia sembra ora avere elementi sufficienti per procedere contro di lui, grazie a una consulenza tecnica di oltre 60 pagine.

Analisi forensi e nuove tecniche

La consulenza, redatta da esperti del Ris dei Carabinieri, ha utilizzato tecniche all’avanguardia come lo “scanner ottico” e la “tecnica dell’inchiostrazione” per analizzare le impronte. Tra le otto impronte identificate, una in particolare, la numero 33, è stata giudicata decisiva. Questa impronta, che in passato era stata considerata non leggibile, è ora stata rivalutata grazie ai progressi scientifici. Inoltre, è emerso che un’impronta lasciata da Sempio è stata trovata vicina al corpo di Chiara, un elemento che potrebbe rivelarsi cruciale per il processo.

Il DNA e le tracce biologiche

Oltre alle impronte, gli inquirenti stanno esaminando anche il materiale biologico trovato sulle unghie di Chiara, che risulta “perfettamente sovrapponibile” al DNA di Sempio. Questo elemento, insieme alle impronte, potrebbe fornire un quadro più chiaro della dinamica del delitto. Le analisi biologiche ed ematiche sono in corso, e gli investigatori stanno cercando di ottenere ulteriori prove per rafforzare il caso contro il sospettato. La complessità del caso è accentuata dalla presenza di altre impronte e tracce che non corrispondono a quelle di Sempio o di Alberto Stasi, l’ex fidanzato di Chiara.

Un caso che continua a far discutere

Il delitto di Chiara Poggi ha suscitato un grande interesse mediatico e pubblico, non solo per la brutalità dell’omicidio, ma anche per le lunghe indagini che ne sono seguite. Con l’emergere di nuove prove, la speranza di una risoluzione definitiva sembra più vicina. Tuttavia, la strada da percorrere è ancora lunga e complessa, con molte domande senza risposta. Gli esperti continuano a lavorare per fare chiarezza su un caso che ha segnato profondamente la comunità di Garlasco e che, dopo 18 anni, potrebbe finalmente vedere la luce.