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Pa: Ciriani, 'lavoro agile già regolato, no a forme di tutela surrettizie sperequative'

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Roma, 14 feb. - (Adnkronos) - "Il sopravvenire della pandemia ha comportato la necessità di utilizzare i lavoro agile alla stregua di uno strumento emergenziale" ma "superata la fase emergenziale il lavoro agile si è riappropriato della sua natura di strumento organizzat...

Roma, 14 feb. – (Adnkronos) – "Il sopravvenire della pandemia ha comportato la necessità di utilizzare i lavoro agile alla stregua di uno strumento emergenziale" ma "superata la fase emergenziale il lavoro agile si è riappropriato della sua natura di strumento organizzativo e di conciliazione vita-lavoro. Oggi, superata la contingenza pandemica, il lavoro agile è regolato da una disciplina contrattuale collettiva ormai consolidata.

La direttiva del 29 dicembre 2023 indirizza l'amministrazione pubblica all'utilizzo del lavoro agile orientandolo anche alla salvaguardia di soggetti più esposti a rischi per la salute" e "la legislazione vigente in tema di lavoratori con disabilità grave già dispone di strumenti e risorse" quindi "la previsione auspicata dall'interrogante appare ricadere fuori dal perimetro organizzativo giuslavoristico entrando invece in quello squisitamente assistenziale, ambito nel quale la proposta in questione sembra introdurre forme di tutela surrettizie sperequative e non coordinate". Così Luca Ciriani, ministro per i rapporti con il Parlamento, oggi in question time, rispondendo a una interrogazione, rivolta al ministro della Pubblica Amministrazione, sulle iniziative volte a riconoscere il diritto alla prestazione lavorativa in modalità agile per i lavoratori cosiddetti fragili e per i lavoratori genitori di figli con disabilità grave (Sportiello – M5S).