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Garlasco, svolta choc: nuove indagini con prelievi di DNA alle gemelle Cappa e all’amico di Stasi

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Garlasco, prelievi di DNA a gemelle Cappa e amico di Stasi: gip di Pavia nomina periti per maxi incidente probatorio.

A Garlasco si apre una nuova fase nelle indagini con i prelievi di DNA da effettuare anche sulle gemelle Cappa e sull’amico di Alberto Stasi. La decisione, presa dal gip di Pavia, punta a fare chiarezza attraverso un maxi incidente probatorio. Questo passaggio cruciale potrebbe portare a sviluppi importanti nel caso, tenendo alta l’attenzione sull’evoluzione delle prove scientifiche.

Prelievi di DNA a Garlasco, emergono nuovi protagonisti

All’uscita dall’udienza per l’incidente probatorio a Pavia, che si inserisce nella nuova fase dell’indagine sul delitto di Garlasco — dove il 13 agosto 2007 perse la vita la studentessa Chiara Poggi — gli avvocati delle varie parti hanno riferito che sono stati individuati sette quesiti, tutti riguardanti aspetti genetici e analisi del DNA.

“La difesa di Stasi ha chiesto e ottenuto di estendere la l’acquisizione di DNA ad altri soggetti che frequentavano la famiglia o che potrebbero aver contaminato la scena del delitto. Tra questi vi sono le sorelle Cappa, Marco Panzarasa, carabinieri che hanno indagato in casa, soccorritori, e altri anche per contaminazione indiretta. In tutto una decina di persone, alcune estranee alle indagini. L’acquisizione dei DNA non prevede infatti automaticamente che i soggetti vengano indagati”.

Questi interrogativi, fondamentali per far luce sulle prove scientifiche raccolte, sono stati predisposti per guidare i periti nelle verifiche tecniche, con l’obiettivo di chiarire le dinamiche del caso attraverso un esame approfondito del materiale biologico.

Prelievi di DNA a Garlasco, emergono nuovi protagonisti: gemelle Cappa e amico di Stasi

Saranno raccolti anche i campioni di DNA delle gemelle Cappa, di Marco Panzarasa, amico di Alberto Stasi, di Roberto Freddi, Mattia Capra e Alessandro Biasibetti — tutti e tre amici di Marco Poggi — e di Andrea Sempio, oltre a quelli del medico legale, degli inquirenti e degli investigatori coinvolti nella prima fase dell’indagine sul delitto di Garlasco.

La decisione è stata presa dal gip di Pavia, Daniela Garlaschelli, che ha incaricato i periti di procedere con il maxi incidente probatorio riguardante tutte le analisi genetiche. L’allargamento dei prelievi a queste persone, che non risultano indagate, ha lo scopo di effettuare confronti con le tracce che saranno recuperate sulla scena del crimine.