Il Primo maggio, giorno simbolo della lotta per i diritti dei lavoratori, ha visto un intervento particolarmente incisivo da parte di Maurizio Landini, segretario generale della CGIL. Nel contesto della Festa dei Lavoratori, Landini ha puntato il dito contro l’attuale governo di Giorgia Meloni, accusandolo di non affrontare in modo adeguato le problematiche legate al lavoro, dalla precarietà alla sicurezza.
Un discorso che ha suscitato forti reazioni e che ha posto al centro del dibattito le disuguaglianze nel mondo del lavoro italiano.
L’intervista di Maurizio Landini a Repubblica
Maurizio Landini, segretario della CGIL, ha rilasciato un’intervista a Repubblica, in cui ha esortato i cittadini a partecipare ai referendum dell’8 e 9 giugno, definendoli un’opportunità per riportare al centro il valore del lavoro.
Tra le sue proposte, Landini ha sottolineato la necessità di eliminare il subappalto a cascata e gli appalti al massimo ribasso, strumenti che, secondo lui, danneggiano i lavoratori. Ha anche richiesto l’assunzione di un numero maggiore di ispettori e medici INAIL, oltre alla creazione di una Procura speciale per la sicurezza sul lavoro. Un’altra delle sue richieste è l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro, un passo che ritiene fondamentale per responsabilizzare chi non tutela adeguatamente la sicurezza dei lavoratori.
“Non è questo il momento della propaganda, ma di risposte. Morti e infortuni aumentano. Un problema sulla sicurezza evidentemente esiste. E anche la premier ora l’ammette: i suoi provvedimenti non funzionano perché sono sbagliati. La salute deve diventare un investimento, non può essere considerato un costo. È un tema di diritti negati: alla vita, alla dignità, a un lavoro pagato il giusto”.
Sui dati relativi all’occupazione, Landini ha evidenziato che è necessario un approccio più critico e approfondito. Ha posto l’accento sul fenomeno dell’emigrazione giovanile, facendo notare che, tra il 2011 e il 2023, circa 550.000 giovani italiani, di cui il 43% laureati, hanno lasciato il paese, spinti da contratti precari e salari bassi. Questo, secondo il segretario della CGIL, solleva seri dubbi sulla comprensione della realtà del governo, che, a suo avviso, avrebbe contribuito ad amplificare la precarietà nel mercato del lavoro.
“E anche la premier ora l’ammette: i suoi provvedimenti non funzionano perché sono sbagliati. La salute deve diventare un investimento, non può essere considerato un costo. È un tema di diritti negati: alla vita, alla dignità, a un lavoro pagato il giusto”.
Landini ha sottolineato l’aumento dei contratti a tempo determinato, anche quelli di durata inferiore al mese, e la crescente diffusione di part-time involontari. In particolare, ha denunciato che le donne italiane si trovano a dover affrontare il livello più basso di occupazione in Europa.
Sull’annuncio in merito al decreto Primo Maggio, ha aggiunto:
“Non vorrei che finisse come quello del 12 gennaio 2023, sull’onda emotiva dell’ennesima tragedia sul lavoro. Ci dissero che il governo era pronto a fare incontri tecnici ogni 15 giorni per risolvere i problemi. Così non è stato. E le misure che hanno preso dopo non hanno sciolto i nodi”.
Primo maggio, Landini contro il Governo
Maurizio Landini, segretario generale della CGIL, ha commentato in modo critico il video di Giorgia Meloni in occasione del Primo maggio. Secondo Landini, le parole della premier dipingono una realtà distorta, in cui si ignorano i segnali evidenti di una crescente precarietà, dell’emigrazione giovanile, del calo dei salari e del persistere delle morti sul lavoro.
“Descrive un mondo alla rovescia. Quando invece la precarietà aumenta, i giovani scappano, i salari scendono. E si continua a morire sul lavoro”.
Il leader sindacale ha sottolineato che, al contrario di quanto descritto nel video, le morti sul lavoro non sono diminuite, ma sono in costante aumento, così come gli infortuni. Ha parlato di una vera e propria “strage” che deve essere fermata, e ha ribadito l’importanza di affrontare il problema in modo trasparente, smettendo di mettere il profitto al centro degli interessi politici e sociali.
Ha inoltre sollecitato un cambiamento radicale delle leggi per garantire condizioni di lavoro più sicure. Le sue dichiarazioni sono state rilasciate alla partenza del corteo del sindacato per la Festa dei Lavoratori a Roma.