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Un terremoto devastante di magnitudo 6 ha scosso l’Afghanistan, in prossimità del confine con il Pakistan, provocando la morte di oltre 800 persone. Questo tragico evento, che si è verificato domenica sera, ha creato enormi difficoltà nei soccorsi, aggravate da inondazioni e detriti. Le autorità locali sono in difficoltà nel raggiungere le aree più colpite, mentre il bilancio delle vittime continua a salire.
Come possiamo rimanere indifferenti di fronte a una simile tragedia?
Il terremoto e le sue conseguenze
Il sisma ha colpito le province di Nangarhar e Kunar intorno alle 23:47 (19:47 GMT) di domenica, a una profondità di appena 8 km, il che lo rende un tremore superficiale. Gli esperti avvertono che i terremoti di questo tipo tendono a causare danni più gravi, poiché l’epicentro e le onde sismiche sono vicini alla superficie terrestre. Solo venti minuti dopo il primo evento, un ulteriore terremoto, di magnitudo 4.5, ha colpito a nord di Basawul, nella provincia di Nangarhar, seguito da altre scosse nelle ore successive. Ti sei mai chiesto come si sente la terra tremare?
Il portavoce del governo afghano, Mawlawi Zabihullah Mujahid, ha confermato che il numero delle vittime è salito a 812, con oltre 3.000 feriti. Le operazioni di soccorso sono ostacolate dalla difficile situazione geografica e dalla presenza di detriti, rendendo complicato l’accesso alle zone più isolate. “I soccorsi potrebbero incontrare ulteriori ostacoli”, ha avvisato Mujahid. Quali altre sfide dovranno affrontare gli operatori umanitari?
Le sfide nei soccorsi e l’assistenza internazionale
Gli sforzi di soccorso sono stati gravemente compromessi dalle inondazioni che hanno colpito la provincia di Nangarhar sabato, distruggendo strade e isolando villaggi. Zakeria Shnizai, geologo sismico, ha spiegato che il terreno montuoso dell’Afghanistan ha reso le operazioni di soccorso estremamente difficili. “Le strade sono bloccate e i ponti danneggiati, isolando le comunità colpite dal terremoto”, ha dichiarato. Come si può garantire l’accesso a chi ha bisogno in queste circostanze?
Il Ministero della Difesa ha inviato squadre di medici e forniture mediche per sostenere gli ospedali locali, già sopraffatti da un numero elevato di feriti. Gli elicotteri hanno evacuato 335 persone ferite verso l’ospedale regionale di Nangarhar, secondo quanto riportato da TOLOnews. Nel frattempo, le organizzazioni internazionali, come le Nazioni Unite, si stanno mobilitando per fornire assistenza. Il Segretario Generale, Antonio Guterres, ha espresso la sua solidarietà al popolo afghano, sottolineando l’impegno dell’ONU a sostenere le aree colpite. È fondamentale non lasciare nessuno indietro, vero?
La vulnerabilità dell’Afghanistan ai terremoti
L’Afghanistan si trova in una delle zone più sismicamente attive dell’Asia centrale, dove le placche tettoniche indiana ed eurasiatica si incontrano. Questo porta a frequenti terremoti, alcuni dei quali con magnitudo considerevole. Recentemente, il paese ha subito altre scosse significative, tra cui un terremoto di magnitudo 6.3 nella provincia di Herat, che ha causato oltre 2.000 morti. Come possiamo migliorare la preparazione di fronte a tali disastri?
La combinazione di terremoti e condizioni meteorologiche avverse, come le piogge stagionali, rende il paese particolarmente vulnerabile a disastri naturali. La situazione attuale richiede strategie di preparazione multirischio per migliorare la resilienza del paese di fronte a tali calamità. La mancanza di infrastrutture adeguate e sistemi di allerta precoce complica ulteriormente le evacuazioni e la mitigazione dei rischi. Gli esperti avvertono che la strada da percorrere è lunga, ma l’urgenza della situazione richiede un’azione immediata. Non è il momento di agire?