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Il dramma di Andrea Demattei
Il tragico evento che ha portato alla morte di Andrea Demattei, un giovane canoista di soli 14 anni, ha scosso la comunità di Chiavari e sollevato interrogativi sulla sicurezza delle attività sportive acquatiche. Andrea è deceduto a gennaio 2023 dopo essere rimasto incastrato con la sua canoa nel torrente Entella.
La sentenza di proscioglimento per i due istruttori coinvolti ha messo in luce la questione dell’ipotermia, un rischio che, secondo la giudice Carla Pastorni, è stato sottovalutato durante le operazioni di soccorso.
Le responsabilità del personale sanitario
La giudice ha evidenziato come il personale sanitario presente sul luogo non abbia segnalato il pericolo di ipotermia, contravvenendo a un dovere di intervento. Questo aspetto ha portato il pubblico ministero Francesco Cardona Albini ad aprire un fascicolo per valutare le eventuali responsabilità del personale sanitario. La mancanza di un intervento tempestivo potrebbe aver contribuito alla tragica sorte del giovane, sollevando interrogativi sulla preparazione e sull’adeguatezza delle risposte in situazioni di emergenza.
Le indagini sui vigili del fuoco
In seguito alla morte di Andrea, sei vigili del fuoco sono stati rinviati a giudizio. La giudice ha chiarito che gli istruttori non possono essere ritenuti responsabili, poiché gli allievi erano adeguatamente preparati per affrontare il percorso. Inoltre, il tratto di fiume si trovava in prossimità di un centro abitato, rendendo i soccorsi facilmente accessibili. Tuttavia, le conseguenze degli errori successivi nella liberazione del giovane e la mancata valutazione dei rischi legati alla prolungata esposizione in acqua rimangono al centro delle indagini.
La questione dell’abbigliamento
Un altro aspetto sollevato dalla giudice riguarda l’abbigliamento indossato dai ragazzi. Secondo il consulente, l’abbigliamento non era contrario alle regole di sicurezza per l’attività praticata. Andrea indossava una giacca d’acqua e pantaloncini corti in neoprene, elementi che dovrebbero garantire una certa protezione. Tuttavia, la tragedia ha messo in evidenza la necessità di una maggiore attenzione ai dettagli e alla preparazione in situazioni di rischio, specialmente per i giovani sportivi.