Mondragone, febbraio 2022. Fa freddo, si gioca comunque. Una partitella tra amici, un campo di calcetto, un infortunio. Fin qui, nulla di strano. Ma quello che succede dopo cambia tutto.
Vigile urbano nei guai per truffa: inventa un incidente dopo l’infortunio in campo
Un agente della polizia municipale, un vigile urbano, si fa male giocando.
Nulla di grave, pare. Ma invece di raccontare la verità, si presenta al pronto soccorso del Pineta Grande e dichiara tutt’altro: “Sono stato investito da un motociclo”. Lo dice al medico, serio. Ferito, sì. Ma anche furbo? La Procura di Santa Maria Capua Vetere sospetta di sì. Le sue parole finiscono in un referto. E quel referto, si scopre poi, sarebbe servito a frodare una compagnia assicurativa. Una truffa? Ora la Procura indagherà.
Un piano costruito nei dettagli, ma crollato nel momento sbagliato. Già, perché proprio in quei giorni – gli stessi in cui il vigile urbano raccontava del finto incidente, la possibile truffa ai danni di una compagnia assicurativa? Gli inquirenti avevano iniziato a intercettare l’ex comandante della polizia municipale di Mondragone D. Bomuglia, come riportato da casertanews.it. Arrestato, oggi è ai domiciliari. Le intercettazioni coinvolgono anche l’ex sindaco V. Pacifico e altri agenti. Tutto torna? O quasi.
Truffa del vigile urbano a calcetto: la Procura indaga su più episodi
Il caso non è isolato. Altri tre nomi. Altra bugia. Stavolta il copione si sposta al pronto soccorso di Sessa Aurunca. Lì, sempre secondo le indagini, un altro finto incidente. Un altro sport. Il basket. E ancora una volta, una verità nascosta sotto una storia costruita ad arte.
Secondo i carabinieri, coordinati dalla Procura sammaritana, la dinamica è simile: un infortunio reale, ma durante un gioco. Viene però raccontato come incidente stradale, per ottenere risarcimenti. Nessun colpo di scena da film. Nessuna caduta spettacolare in moto. Solo palloni, scarpe da ginnastica e referti falsati.
Oggi, quei nomi – e quelle versioni – sono al vaglio della magistratura. E intanto, la domanda resta sospesa: fino a dove può spingersi una bugia, se raccontata con abbastanza convinzione?