Dopo la tragedia di Villa Pamphili, Kaufmann, il 46enne americano accusato del duplice omicidio della compagna Anastasia Trofimova e della loro figlia di soli 11 mesi, ha scelto di non presentare appello contro l’estradizione. Questa decisione rappresenta un passaggio fondamentale nel caso, con il rientro in Italia ormai imminente. Dopo una lunga fase di attesa e le complesse procedure legali tra Italia e Grecia, le autorità hanno ufficializzato la data del trasferimento, dando il via a una nuova fase delle indagini e del procedimento giudiziario.
Inchiesta Villa Pamphili, prelievo del Dna a Kaufmann per confermare la paternità
Nell’ambito dell’indagine guidata dal procuratore aggiunto di Roma Giuseppe Cascini e dal pm Antonio Verdi, sarà eseguito un prelievo del Dna a Kaufmann per stabilire la paternità della bambina vittima dell’omicidio.
Parallelamente, si attendono ancora alcune settimane per conoscere i risultati degli esami istologici sul corpo di Anastasia, disposti dalla procura dopo l’autopsia condotta presso l’Istituto di medicina legale dell’Università Cattolica. Tali analisi sono finalizzate a chiarire con precisione le cause del decesso, tra cui figura l’ipotesi che la donna, originaria di Omsk, in Siberia, sia stata soffocata.
Villa Pamphili, la conferma ufficiale su Kaufmann: quando tornerà in Italia
Francis Kaufmann, 46enne americano accusato del duplice omicidio della compagna Anastasia Trofimova e della loro figlia di 11 mesi Andromeda, non ha presentato appello contro l’estradizione dalla Grecia. Dopo il via libera della Corte d’Appello di Larissa, l’uomo, attualmente detenuto in Grecia, arriverà in Italia entro la prossima settimana.
Una volta rientrato, gli verrà notificata l’ordinanza di arresto e, entro cinque giorni, il gip fisserà l’interrogatorio di garanzia.