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Accuse di crimini di guerra contro TotalEnergies in Mozambico

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TotalEnergies è sotto accusa per il suo presunto coinvolgimento in violazioni dei diritti umani in Mozambico.

Il colosso energetico francese TotalEnergies si trova al centro di un’accusa formale a Parigi per complicità in crimini di guerra e torture legate a un massacro avvenuto nei pressi del suo impianto di gas in Mozambico. La denuncia, presentata dall’organizzazione non governativa European Centre for Constitutional and Human Rights (ECCHR), evidenzia come la compagnia possa aver finanziato e supportato militarmente le forze armate locali coinvolte in violazioni dei diritti umani.

Le accuse e il contesto

Il documento legale, che conta 56 pagine, sostiene che TotalEnergies sia stata complice nel cosiddetto “massacro dei container”. Questo episodio ha visto circa 200 uomini detenuti, maltrattati e uccisi da soldati mozambicani tra giugno e settembre. Secondo le accuse, l’azienda avrebbe fornito supporto finanziario e logistico alle forze di sicurezza, le quali hanno agito brutalmente per proteggere l’impianto dalle incursioni di un gruppo legato all’ISIS.

Dettagli sugli eventi

Durante il periodo in cui i soldati avevano il compito di difendere l’area, sono stati segnalati gravi abusi. I militari avrebbero separato uomini, donne e bambini, imprigionando tra 180 e 250 uomini in container metallici privi di finestre. Le condizioni di detenzione erano disumane: molti sono morti per soffocamento, fame o sete, mentre altri sono stati torturati. Solo 26 uomini sono sopravvissuti grazie all’intervento di forze rwandesi, chiamate a combattere contro l’insurrezione.

Reazione di TotalEnergies

In risposta alle accuse, il CEO di TotalEnergies, Patrick Pouyanné, ha respinto le affermazioni, definendole false e chiedendo che chi accusa presentasse prove concrete. La società, attraverso la sua controllata Mozambique LNG, ha dichiarato di non avere alcuna conoscenza dei presunti abusi e ha effettuato una ricerca approfondita senza trovare evidenze che corroborassero tali affermazioni. Tuttavia, i documenti interni ottenuti dall’ECCHR mostrano che l’azienda era a conoscenza delle violazioni dei diritti umani perpetrate dalle forze armate mozambicane.

Il principio della giurisdizione universale

La denuncia legale è stata presentata sotto il principio della giurisdizione universale, che consente ai paesi di perseguire crimini avvenuti al di fuori dei loro confini. Questo principio è stato storicamente utilizzato per processare dittatori e leader militari responsabili di atrocità. L’ECCHR ha già intrapreso azioni legali contro altre aziende, come la francese Lafarge, accusata di finanziare terroristi in Siria, e ha chiesto che anche il caso di TotalEnergies venga preso in considerazione dalle autorità giudiziarie francesi.

Impatto sul futuro di TotalEnergies in Mozambico

Queste accuse giungono in un momento critico per TotalEnergies, che sta cercando di riprendere le operazioni nel progetto Mozambique LNG, valutato 20 miliardi di dollari. Tuttavia, l’azienda ha subito ritardi significativi e ha richiesto al governo del Mozambico un risarcimento di circa 4,5 miliardi di dollari per i costi aggiuntivi sostenuti a causa delle interruzioni. Alcuni finanziatori, come il UK Export Finance e il governo olandese, hanno avviato indagini sulle accuse di violazioni dei diritti umani, mettendo in dubbio il rilascio di fondi promessi.

Reazione della comunità internazionale

Le rivelazioni riguardanti il comportamento di TotalEnergies hanno sollevato preoccupazioni tra le organizzazioni per i diritti umani, che chiedono maggiore responsabilità per le aziende operanti in contesti di conflitto. Lorette Philippot di Friends of the Earth ha affermato che la gravità delle accuse deve fungere da campanello d’allarme per i finanziatori del progetto e che le aziende non possono agire come se non avessero responsabilità quando operano in zone di conflitto.