Roma, 23 lug. (Adnkronos) – "Oggi alla Camera dei deputati abbiamo presentato la proposta di legge per introdurre il codice dei crimini internazionali nell'ordinamento italiano. Se avessimo avuto questa legge qualche mese fa, l'Italia avrebbe potuto processare Almasri e le vittime delle sue torture, dei suoi stupri, delle sue violenze avrebbero avuto giustizia.
Senza sotterfugi, senza aerei di stato che lo riportano in patria a continuare a torturare e violentare bambini, senza alibi". Lo dichiara, a margine della conferenza stampa, Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
"Con il codice dei crimini internazionali, che molti altri paesi dell'Ue già hanno, chiunque, di qualsiasi nazionalità, sia sospettato di avere commesso crimini di guerra o contro l'umanità ovunque nel mondo, nel momento in cui si trova in Italia può essere indagato, arrestato e processato nel nostro paese. Vladimir Putin, Benjamin Netanyahu, Yoav Gallant tutti accusati di crimini di guerra e contro l'umanità, se venissero in Italia, dovrebbero rispondere dei loro crimini davanti a un giudice italiano. Un importante cambio di paradigma che introduce nel nostro ordinamento il principio di giurisdizione universale", spiega Boldrini.
"In un momento in cui il diritto internazionale -prosegue Boldrini- è sotto attacco così come i tribunali internazionali, in cui Trump emette sanzioni ai giudici della Corte Penale internazionale come se fossero dei narcotrafficanti, in cui Netanyahu continua a commettere crimini di guerra e contro l'umanità indisturbato, il Partito Democratico manda un segnale chiaro in difesa del diritto internazionale e dell’impianto multilaterale che dalla fine della seconda guerra mondiale ha consentito che non prevalesse la legge della giungla ma il diritto".
"All'inizio del suo mandato il Ministro Nordio aveva annunciato l'introduzione del codice dei crimini internazionali. Poi, però, a questa promessa non è stato dato seguito e di quel provvedimento si sono perse le tracce – prosegue la deputata dem -. Perché il codice dei crimini internazionali è sparito dall’orizzonte di governo e maggioranza? Adesso che la proposta di legge l'abbiamo presentata noi, ci aspettiamo il sostegno della maggioranza. Altrimenti Nordio dovrà spiegare cosa o chi gli ha fatto cambiare idea".
"Ringrazio Amnesty International per avere ispirato questa proposta di legge, la professoressa Alessandra Annoni e i professori Triestino Mariniello e Antonio Marchesi le cui competenze giuridiche in tema di diritto internazionale sono state fondamentali per la stesura del testo. E ringrazio la capogruppo del Pd alla Camera Chiara Braga, la responsabile giustizia del Pd Debora Serracchiani e il capogruppo del Pd in commissione Giustizia Federico Gianassi per avere fatto loro questa proposta fin da subito" conclude.