Ieri sera, domenica 22 giugno, Milano ha salutato uno dei suoi artisti più grandi. è morto Arnaldo Pomodoro, a un passo dai 99 anni, si è spento nella sua casa, proprio alla vigilia del compleanno. Una notizia che ha colpito duro chi ama l’arte e chi ha seguito la sua lunga carriera. La Fondazione a lui dedicata, guidata da Carlotta Montebello, ha confermato il lutto.
E con essa, tutto il mondo culturale che ha perso una voce lucida e visionaria.
Quando Arnaldo Pomodoro è morto, l’eredità non si è spenta
Arnaldo Pomodoro non era solo un nome, non solo le sue celebri sfere di bronzo. Chi era Arnaldo Pomodoro? Era un pensiero vivo, un maestro che guardava sempre avanti… “Il Maestro lascia un’eredità immensa”, ha detto Montebello, morto un grande artista che ricorda la forza dell’opera e la coerenza del suo spirito. Non un artista isolato, ma parte di un tessuto culturale complesso, in continua evoluzione. Pomodoro stesso, qualche anno fa, aveva detto che una fondazione che celebra un solo artista come unico non gli avrebbe mai convinto. La sua idea era un luogo vivo, un laboratorio di idee, soprattutto per i giovani.
La Fondazione che porta il suo nome continua proprio questo cammino: non solo conservare, ma far crescere, proporre, provocare. “Il meglio deve ancora venire”, amava ripetere. Il suo lascito va oltre la materia: è un invito a pensare, a rinnovare, a coinvolgere profondamente la società.
Da geometra a maestro internazionale: la vita di Arnaldo Pomodoro
Nato nel 1926 a Montebello di Romagna, Arnaldo Pomodoro era il fratello maggiore di Giorgio, anche lui scultore. All’inizio studiava per geometra, ma la passione per il metallo e la scultura era troppo forte. Dapprima orafo, negli anni Cinquanta la sua arte si apre al grande pubblico con forme monumentali. Il trasferimento a Milano, nel 1954, segna una svolta. Qui Arnaldo Pomodoro entra nel gruppo Continuità con Lucio Fontana e altri. Un periodo di scambi intensi, di fermento intellettuale che ha lasciato il segno.
Le sue opere, ora esposte in tutto il mondo, continuano a stupire. Nel 2023, l’ultima grande mostra con Fendi al Palazzo della Civiltà Italiana ha ricordato quanto la sua arte fosse attuale, viva. Persino la maison ha scelto la sua opera “Ingresso nel labirinto” per la sede di Milano.
Arnaldo Pomodoro è morto, certo. Ma il suo lavoro, il suo spirito, restano. Forte e chiaro, come una scultura che si staglia nel tempo.