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Strage a Bondi Beach: chi sono il padre e figlio responsabili dell’attentato a Sydney

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Attentato a Sydney durante la festa di Hanukkah: padre e figlio dietro la sparatoria, 16 vittime confermate.

La tranquilla spiaggia di Bondi Beach, uno dei simboli più iconici di Sydney, è stata teatro di un drammatico attentato che ha sconvolto l’Australia e il mondo. Domenica sera, durante la celebrazione pubblica della festività ebraica di Hanukkah, due uomini hanno aperto il fuoco sulla folla, trasformando un momento di festa in una tragedia.

Bondi Beach, attentato durante la festa di Hanukkah: si aggrava il bilancio dei morti

La strage è avvenuta domenica sera, poco prima del tramonto, durante l’evento “Hanukkah by the Sea”, organizzato dalla comunità ebraica locale sulla spiaggia e nel vicino Archer Park. Due uomini armati hanno aperto il fuoco dalla passerella pedonale sovrastante il parco, colpendo indiscriminatamente la folla.

In meno di dieci minuti la manifestazione si è trasformata in caos: persone a terra, urla e famiglie in fuga. Un passante, Ahmed El Ahmed, 43 anni, ha affrontato a mani nude uno degli aggressori, riuscendo a disarmarlo, ma riportando ferite gravi. L’intervento delle forze dell’ordine ha posto fine alla sparatoria, con la morte del padre e la neutralizzazione del figlio.

Il bilancio provvisorio parla di 16 morti, tra cui bambini e anziani, e oltre 40 feriti, alcuni in condizioni critiche. Tra le vittime si segnalano Eli Schlanger, rabbino assistente di Bondi, e una bambina di 10 anni di nome Matilda. Sarebbero stati presenti anche cittadini stranieri, tra cui almeno un francese, ma non italiani.

A seguito dell’attacco, il governo australiano ha dichiarato lutto nazionale, con le bandiere a mezz’asta in onore delle vittime e dei feriti.

Attentato a Sydney: padre e figlio protagonisti della strage a Bondi Beach, chi sono gli attentatori

Le indagini indicano che gli autori dell’attacco erano padre e figlio: Sajid Akram di 50 anni, ucciso sul posto, e il figlio Naveed Akram, 24enne, gravemente ferito e ricoverato in ospedale.

Come riportato da ABC News, uno dei responsabili dell’attacco di Bondi Beach è stato identificato come Naveed Akram, un giovane di circa 24 anni residente a Bonnyrigg, nella periferia sud-occidentale di Sydney. Secondo quanto emerge dai social network, il nome di Akram è collegato a un ragazzo che in passato avrebbe frequentato un istituto islamico locale. Nel 2019 Naveed era stato monitorato dalla polizia per sospetti legami jihadisti, senza però elementi sufficienti per un arresto. Inoltre, i killer avevano in auto due bandiere del Califfato, possibile segno di giuramento di fedeltà, spesso precursore di attacchi.

Sajid Akram , 50 anni, è arrivato in Australia nel 1998 con visto turistico e ha aperto un negozio di frutta e verdura. Naveed, nato in Australia, aveva studi religiosi e lavorava come operaio, ruolo che avrebbe perso da qualche mese.