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Truffe e multe false a Firenze: come riconoscerle in tempo

multe false a Firenze: come riconoscerle

Multe false Firenze: come riconoscerle e difendersi dalle truffe ai danni dei cittadini

A Firenze si registra un aumento delle segnalazioni relative a multe false, truffe che spesso a prima vista appaiono perfettamente autentiche. “Questi falsi verbali – spiega Palazzo Vecchio – presentano alcune irregolarità che ne consentono il riconoscimento”. È fondamentale verificare che “i dati riportati siano corretti: targa del veicolo, modello, luogo esatto dell’infrazione, data e ora e diffidare sempre di IBAN intestati a persone fisiche o società sconosciute”, come suggerisce l’Associazione europea consumatori indipendenti.

I documenti contraffatti riportano numero di verbale, articolo violato del codice della strada, numero di targa dell’auto, nome del verbalizzante e persino un QRCode per il pagamento, ma si tratta di una vera e propria truffa, già diffusa in altre città come Pisa e Catania, e ora arrivata anche a Firenze. “Sono arrivate alcune decine di segnalazioni – precisa il Codacons locale –. Abbiamo un po’ il primato di multe a livello nazionale, c’è un accanimento particolare da parte del Comune. I truffatori ne hanno approfittato. Per smascherarle, bisogna fare un po’ di attenzione, grafie e indirizzi spesso non corrispondono. È sempre meglio chiedere informazioni prima di pagare”.

Multe false a Firenze: ecco come riconoscerle

“Tali documenti sono completamente privi di validità giuridica – mette in guarda il Comune di Firenze – e non sono stati emessi dalla polizia municipale, trattandosi di un’attività fraudolenta finalizzata all’estorsione di denaro in maniera illecita”. “Questi falsi verbali – continua Palazzo Vecchio – presentano alcune irregolarità che ne consentono il riconoscimento: il verbale vero non riporta il giglio ma la dizione ‘Corpo polizia municipale Comune di Firenze’; il numero del verbale utilizza un carattere diverso per formato e dimensioni, più grande nel falso; la sintassi del falso è più schematica; il numero di targa è scritto in modo diverso; la violazione non coincide con l’articolo indicato; i termini per il pagamento scontato nel falso sono 15 giorni anziché 5; l’importo scontato usa un carattere più grande; la firma del verbalizzante è di tipo autografo; nelle istruzioni vicino al QRCode c’è un errore di battitura nel termine “dispozitivo”; il preavviso autentico è più grande, con due QRCode che rimandano solo a PagoPA, mentre il falso apre una pagina web con icone approssimative”.

Firenze, le indicazioni per riconoscere le multe false

“Ci sono diversi campanelli d’allarme che possono aiutare a smascherare la truffa – ricorda l’Aeci –. Una vera multa riporta sempre chiaramente l’ente che l’ha emessa e l’ufficio competente. Nel dubbio, meglio non usare i contatti forniti sul foglio sospetto, ma cercare online i contatti ufficiali dell’ente menzionato e chiedere conferma dell’esistenza del verbale”. Controllare che “i dati riportati siano corretti: targa del veicolo, modello, luogo esatto dell’infrazione, data e ora e diffidare sempre di IBAN intestati a persone fisiche o società sconosciute” resta fondamentale. Le multe autentiche si pagano tramite bollettino postale premarcato, sistema PagoPA o presso ricevitorie e sportelli bancari autorizzati indicati nel verbale ufficiale. I QRCode, se presenti, “devono essere verificati” e, per sicurezza, vanno letti “con cautela, controllando l’indirizzo web a cui puntano prima di inserire dati”.