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Autonomia: Calderoli, 'chi la contrasta non vuole unità Repubblica'

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Roma, 17 set. (Adnkronos) - "Chi contrasta oggi l’autonomia mantiene e contribuisce ad acuire una spaccatura nel Paese che non è politica né geografica, ma economica e sociale. Chi contrasta oggi l’autonomia –e accusa me, ancora, a distanza di trenta anni, di sec...

Roma, 17 set. (Adnkronos) – "Chi contrasta oggi l’autonomia mantiene e contribuisce ad acuire una spaccatura nel Paese che non è politica né geografica, ma economica e sociale. Chi contrasta oggi l’autonomia –e accusa me, ancora, a distanza di trenta anni, di secessione– accetta divari e fratture che già esistono e sono sotto gli occhi di tutti. Chi contrasta oggi l’autonomia vuole che nulla cambi e di certo non promuove l’unità della Repubblica".

Lo ha affermato il ministro per gli Affari regionali, Roberto Calderoli, rispondendo al Question time della Camera ad un'interrogazione di Davide Faraone, che contestava all'esponete dell'Esecutivo di aver affermato recentemente che "il ricordo più bello dei miei 40 anni della Lega è il '96, quando dichiarammo l'indipendenza della Padania".

"Come ministro, io -ha rivendicato Calderoli- ho giurato quattro volte di essere fedele alla Repubblica e di osservarne lealmente la Costituzione: nel 2004, nel 2005, nel 2008 e nel 2022. L’ho fatto, ogni volta, in maniera convinta. Ricordo anche che della medesima Costituzione fa parte, tra i principi fondamentali, l’articolo 5 che, non si limita ad affermare che l’Italia è una e indivisibile, ma prosegue prevedendo che la Repubblica debba attuare, nei servizi che dipendono dallo Stato, il più ampio decentramento amministrativo, adeguando i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento".

"Dico quindi 'sì' all’unità del Paese, ma insieme 'sì' anche all’autonomia e al decentramento. Il sottoscritto, accusato di essere un secessionista, o meglio un ex secessionista, a ben vedere nei fatti, ha sempre avuto a cuore -ha concluso Calderoli- gli interessi di tutto il Paese, affrontando i problemi delle aree interne e delle zone svantaggiate, indipendentemente che fossero al Nord o al Sud, penso alla recente legge sulla montagna, al disegno di legge sulle isole minori, in corso di elaborazione e soprattutto al disegno di legge delega al Senato relativo ai livelli essenziali delle prestazioni concernenti diritti civili e sociali da garantire uniformemente in tutto il Paese: primo e unico progetto organico dal 2001".