La morte di una bimba di due anni a Belluno, avvenuta poche ore dopo la dimissione dal pronto soccorso, ha scosso la comunità locale e sollevato interrogativi sul funzionamento delle cure pediatriche in ospedale. Al centro dell’inchiesta c’è un medico “gettonista”.
Bimba di 2 anni morta a Belluno dopo il pronto soccorso
I primi segnali di malessere della bambina risalgono a mercoledì scorso, quando ha manifestato febbre alta, debolezza e rifiuto del cibo a scuola.
Nonostante la somministrazione di antipiretici e un controllo della pediatra di base, le condizioni della piccola sono peggiorate, portando i genitori a recarsi al pronto soccorso.
L’autopsia, affidata al dottor Antonello Cirnelli e prevista per oggi, venerdì 21 novembre, avrà l’obiettivo di chiarire le cause del decesso, accertare eventuali patologie pregresse e valutare l’adeguatezza degli interventi sanitari eseguiti. La famiglia ha nominato un consulente che affiancherà il medico legale durante l’esame, per garantire trasparenza nel procedimento.
Bimba di 2 anni morta a Belluno dopo il pronto soccorso: medico “gettonista” sotto indagine
Come riportato da Mediaset Tgcom 24, un pediatra di 76 anni, assunto a tempo determinato per coprire carenze di personale, è al centro di un’inchiesta della Procura di Belluno per la morte di una bambina di due anni a Borgo Valbelluna.
La piccola, dopo essere stata visitata al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria del Prato di Feltre durante il turno notturno del medico, era stata dimessa con una terapia antibiotica, soluzione fisiologica e aerosol, con diagnosi di laringotracheite acuta.
Successivamente le sue condizioni si sono aggravate, fino al decesso, e il medico è ora indagato per omicidio colposo. L’autorità giudiziaria sta verificando se le procedure cliniche siano state rispettate correttamente e se tutte le precauzioni necessarie siano state adottate al momento della dimissione.