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Cancellazione degli OCI in India: un attacco alla libertà di espressione

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La cancellazione degli OCI da parte del governo indiano rappresenta un attacco diretto alla libertà di espressione e un pericolo per la democrazia.

Negli ultimi tempi, il governo indiano ha attuato una strategia per silenziare le voci critiche attraverso la cancellazione degli OCI, ovvero i visti di cittadinanza estera per gli indiani all’estero. Questo approccio ha sollevato preoccupazioni significative riguardo alla libertà di espressione e alla democrazia nel Paese. La situazione è esplosa con la revoca dell’OCI della professoressa Nitasha Kaul, nota accademica che ha criticato apertamente le politiche del governo indiano.

La revoca degli OCI: un atto di censura?

La revoca dell’OCI di Kaul è avvenuta nel maggio 2024, senza un preavviso adeguato o una spiegazione chiara. Secondo la legge indiana, la cancellazione degli OCI può avvenire in casi di frodi o disaffezione nei confronti della Costituzione indiana. Tuttavia, le motivazioni fornite alle persone interessate spesso mancano di trasparenza e giustificazione. Kaul è stata accusata di “attività anti-indiane”, ma senza dettagli specifici. Questo solleva interrogativi su come il governo utilizzi la legge per punire le critiche legittime.

Il governo indiano, pur agendo nel rispetto della legge, sta creando un clima di paura tra i dissidenti, accrescendo la preoccupazione per la libertà di espressione e per i diritti umani. La situazione di Kaul è emblematica di una tendenza preoccupante: negli ultimi anni, oltre 120 OCI sono stati cancellati, la maggior parte riguardante giornalisti, accademici e attivisti che hanno osato criticare il governo.

Implicazioni per la democrazia indiana

Un’analisi dei recenti indicatori sulla democrazia globale mette in evidenza come l’India sia considerata “parzialmente libera” da Freedom House, con una crescente repressione nei confronti delle minoranze e una limitazione delle libertà civili. La libertà di stampa è anch’essa sotto attacco, con Reporters Without Borders che afferma che i media indiani sono in uno stato d’emergenza non ufficiale dal 2014. Critici del governo, come Kaul, non sono soli nella loro lotta: molti altri hanno subito ritorsioni simili.

La situazione di Ashok Swain, accademico in Svezia, dimostra ulteriormente questa tendenza: la sua OCI è stata revocata a causa di post sui social media, senza prove concrete. Anche se Swain ha contestato con successo la cancellazione in tribunale, molti altri non hanno la stessa fortuna. La repressione ha raggiunto anche giornalisti internazionali, come Raphael Satter, che ha perso il suo OCI per il suo lavoro critico.

La diaspora indiana sotto pressione

Il governo indiano sta ora mirando alla sua diaspora, usando il controllo dell’immigrazione come strumento di intimidazione. Un rapporto del 2024 di Reporters Without Borders sottolinea come le autorità indiane stiano utilizzando la cancellazione degli OCI per “ricattare” i giornalisti e zittire le critiche. Questo comporta una crescente preoccupazione tra i membri della diaspora indiana, molti dei quali si sentono costretti al silenzio per paura di ripercussioni.

Un’indagine condotta dal Platform for Indian Democracy ha rivelato che il 54% degli indiani britannici è preoccupato per la direzione attuale dell’India. Molti temono che esprimere preoccupazioni sui diritti umani possa compromettere la loro capacità di viaggiare in India. La connessione tra i membri della diaspora e il loro Paese d’origine è profonda e vitale per il tessuto democratico dell’India. La repressione dei diritti di questi individui non fa altro che indebolire ulteriormente la democrazia indiana.

È fondamentale che gli indiani all’estero, molti dei quali sono titolari di OCI, si uniscano per opporsi a questo abuso del controllo dell’immigrazione. La libertà di espressione e il diritto di criticare le autorità senza timore di ritorsioni devono essere preservati. La democrazia dell’India si basa su valori fondamentali di giustizia, libertà e uguaglianza, e ogni attacco a questi principi deve essere contrastato con fermezza.