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Chiusura dell'installazione per il Fuorisalone all'università Statale di Milano

Chiusura dell'installazione Fuorisalone all'Università Statale di Milano

L'università Statale di Milano chiude l'installazione per evitare ulteriori proteste.

La chiusura dell’installazione

L’università Statale di Milano ha annunciato la chiusura al pubblico dell’installazione “The Amazing Plaza”, situata all’interno di un chiostro dell’ateneo, fino a nuova rivalutazione. Questa decisione è stata presa in seguito a una serie di proteste che hanno coinvolto attivisti pro Palestina e collettivi di studenti, i quali hanno occupato il cortile dove si trova l’opera realizzata per Amazon dallo studio Mad.

L’installazione, che normalmente non è accessibile agli studenti, è stata aperta in occasione del Fuorisalone, ma ora è stata chiusa per garantire la sicurezza e la pulizia del luogo.

Le proteste degli studenti

Negli ultimi giorni, i collettivi Rebelot ed Ecologia Politica Milano hanno bloccato l’accesso al cortile, trascorrendo anche due notti sul posto. La loro protesta si è conclusa senza danni all’installazione, ma ha portato a una decisione drastica da parte dell’università. Gli studenti hanno successivamente spostato la loro azione di protesta sul loggiato del rettorato, dove hanno acceso fumogeni e interrotto un talk organizzato da Amazon con il professor Carlo Ratti del MIT. Questo evento, nonostante l’interruzione, si è concluso regolarmente.

Le ragioni della chiusura

La chiusura dell’installazione è stata concordata con il Ministero degli Interni, in un contesto di crescente tensione sociale. L’università, che ha collaborato con Interni per la realizzazione della mostra-evento Cre Action, ha ritenuto necessario prendere misure per evitare ulteriori disordini e per ripristinare la pulizia nel cortile. La decisione di chiudere l’installazione è stata vista come una misura precauzionale, in attesa di una rivalutazione della situazione nei prossimi giorni.

Prospettive future

Nei prossimi giorni, l’università Statale di Milano deciderà se riaprire l’accesso al chiostro o mantenerlo chiuso fino al termine del Fuorisalone, previsto per il 17 aprile. Questa situazione solleva interrogativi sulla gestione degli eventi pubblici in contesti universitari e sulla necessità di trovare un equilibrio tra espressione artistica e diritto di protesta. La chiusura dell’installazione rappresenta un caso emblematico di come le istituzioni devono affrontare le sfide legate alla libertà di espressione e alla sicurezza pubblica.