> > Como vieta i buttadentro e regola il turismo di massa

Como vieta i buttadentro e regola il turismo di massa

Regolamentazione del turismo a Como contro i buttadentro

La giunta comunale introduce misure per gestire il sovraffollamento turistico e migliorare la vivibilità.

Una risposta al sovraffollamento turistico

Negli ultimi anni, Como ha affrontato un crescente problema di sovraffollamento turistico, che ha messo a dura prova la vivibilità della città e la qualità dell’esperienza per residenti e visitatori. In risposta a questa situazione, la giunta comunale, guidata dal sindaco Alessandro Rapinese, ha deciso di adottare misure drastiche per regolamentare il settore turistico.

Tra le novità più significative, spicca il divieto di sostare all’esterno dei locali pubblici per invitare i turisti a sedersi ai tavolini. Questa pratica, nota come ‘buttadentro’, sarà punita con sanzioni che verranno definite in un secondo momento.

Divieti per la promozione delle attività turistiche

Oltre al divieto di ‘buttadentro’, la giunta ha stabilito che non sarà più possibile promuovere attività di trasporto stradale, nautico o aereo in luoghi pubblici. Questo significa che i turisti non potranno più essere avvicinati sul lungolago da chi offre escursioni in barca, una pratica comune fino ad oggi. La decisione mira a ridurre il caos e a garantire una maggiore tranquillità per chi vive e visita la città. Anche i locali pubblici, come bar e alberghi, non potranno più pubblicizzare queste attività, segnando un cambiamento significativo nella gestione del turismo a Como.

Regole per i gruppi di turisti

Un’altra importante novità riguarda la gestione dei gruppi di turisti. D’ora in poi, i gruppi non potranno superare le 25 persone e le guide turistiche non potranno utilizzare amplificatori vocali. Questa misura è stata introdotta per evitare che i gruppi ostruiscano le vie di transito e per garantire un’esperienza più piacevole per tutti. Le nuove regole rappresentano un tentativo di bilanciare le esigenze del turismo con quelle dei residenti, cercando di preservare l’identità e la qualità della vita a Como.