> > Conferenza stampa di María Corina Machado annullata prima del Nobel per la pace

Conferenza stampa di María Corina Machado annullata prima del Nobel per la pace

conferenza stampa di maria corina machado annullata prima del nobel per la pace 1765296384

María Corina Machado, leader dell'opposizione venezuelana, ha annullato la conferenza stampa a Oslo per il Nobel per la pace.

La notizia dell’annullamento della conferenza stampa di María Corina Machado, la leader dell’opposizione venezuelana e vincitrice del Nobel per la pace, ha suscitato grande attenzione. In programma per il giorno prima della cerimonia ufficiale a Oslo, l’evento non ha avuto luogo, lasciando molti a chiedersi quali possano essere le motivazioni dietro questa decisione.

Machado non si è fatta vedere in pubblico da ben undici mesi e la sua presenza a Oslo era attesa con grande interesse. L’annuncio del suo premio, avvenuto lo scorso 10 ottobre, aveva rappresentato una speranza per molti che lottano per una transizione democratica in Venezuela. Tuttavia, la conferenza stampa prevista per il 9 dicembre è stata rinviata senza spiegazioni chiare.

Dettagli sull’annullamento

In un’email inviata dall’Istituto Nobel norvegese, è stato confermato che la conferenza non si sarebbe tenuta, senza fornire ulteriori dettagli sulla situazione di Machado o sul suo viaggio per raggiungere Oslo. Non è chiaro se l’evento potrà essere riprogrammato in un secondo momento.

Da parte sua, la 58enne leader dell’opposizione ha rivelato in precedenti interviste che il viaggio per partecipare alla cerimonia di premiazione sarebbe stato particolarmente impegnativo. La sua nomina al Nobel per la pace è stata motivata dal suo incessante impegno per la democrazia, un simbolo di speranza in un contesto di crescente oscurità politica.

Le reazioni al premio Nobel

Il premio a Machado ha suscitato reazioni contrastanti. Diverse organizzazioni pacifiste in Norvegia hanno programmato una manifestazione per protestare contro il riconoscimento attribuito alla leader venezuelana. Queste gruppi sostengono che Machado non rappresenti i valori di pace sociale e che il Nobel ignori il principio di autodeterminazione dei popoli latinoamericani.

La protesta, prevista per le ore 17:00, si svolgerà davanti all’Istituto Norvegese Nobel e segna un momento significativo, poiché rappresenta una delle rare occasioni in cui diversi gruppi norvegesi si uniscono per contestare una decisione del Comitato Nobel. Gro Standnes, presidente della Women’s International League for Peace and Freedom, ha espresso preoccupazione per il fatto che un premio legato alla promozione del dialogo e della convivenza possa essere conferito a figure politiche che sostengono azioni militari.

Le voci contro il Nobel a Machado

Una lettera aperta scritta dal Premio Nobel per la pace, Adolfo Pérez Esquivel, ha sollevato ulteriori interrogativi sul premio conferito a Machado. Nella sua missiva, Pérez Esquivel ha messo in discussione il significato del riconoscimento, sostenendo che l’assegnazione del Nobel a Machado possa legittimare interventi militari esterni in Venezuela, una violazione del diritto internazionale.

Inoltre, il premio, a detta di molte voci critiche, potrebbe essere visto come un tentativo di influenzare la politica interna del Venezuela, rafforzando l’idea che Machado agisca come una pedina nelle mani degli interessi americani. Questo solleva interrogativi sul suo reale impegno per la democrazia e il benessere del suo popolo.

Mobilitazione internazionale per il Venezuela

Nonostante le polemiche, la diaspora venezuelana si sta mobilitando a livello internazionale. A Palermo, per esempio, si è tenuta una marcia per la pace, organizzata dall’associazione CoVenSi, che ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti della comunità venezuelana. L’incontro ha avuto luogo in piazza Marina, con l’obiettivo di sostenere la lotta per la democrazia in Venezuela e di celebrare Machado in vista della cerimonia di Oslo.

Gli organizzatori hanno sottolineato che, mentre il regime venezuelano cerca di zittire le voci dissenzienti, la comunità all’estero continuerà a lottare per i diritti e la libertà del popolo venezuelano. La marcia ha rappresentato un momento di unità e determinazione, dimostrando che la lotta per la libertà continua, indipendentemente dalle avversità.