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Conto Termico 2025: come funziona l'aiuto per l'efficienza energetica

Bonus per l’efficienza energetica: guida pratica per accedere ai contributi

Rendere una casa più efficiente dal punto di vista energetico è un passo importante.

Spesso, però, i costi iniziali possono rappresentare un ostacolo. Proprio per superare questo scoglio esiste il Conto Termico, un aiuto economico concreto fornito dallo Stato, la cui grande differenza rispetto ad altri bonus è che i soldi arrivano direttamente sul conto corrente, non come detrazione fiscale.

Si tratta di un rimborso su una parte delle spese fatte per installare tecnologie più efficienti. L’adozione di un sistema moderno, come una pompa di calore a marchio Vaillant, diventa così un investimento più leggero da sostenere.

Chi può richiederlo

L’incentivo non è pensato solo per una categoria. La platea di chi può accedere ai fondi è ampia e include sia i privati cittadini sia le realtà condominiali. Anche le imprese e i titolari di partita IVA possono presentare domanda.

Un occhio di riguardo è inoltre riservato alla Pubblica Amministrazione, che beneficia di un percorso dedicato. Per tutti, però, c’è una regola fondamentale: ogni spesa deve essere tracciabile. I pagamenti vanno fatti con bonifici “parlanti”, ovvero quelli in cui si specificano bene la causale, chi paga e chi riceve i soldi. È altrettanto cruciale mettere da parte con ordine ogni documento, dalle fatture alle schede tecniche dei prodotti, perché andranno presentati al momento della richiesta.

I lavori coperti dall’incentivo

Gli interventi ammessi dal Conto Termico si possono dividere in due grandi filoni. Il primo riguarda tutto ciò che migliora l’isolamento di un edificio. Per fare un esempio, il cappotto termico sulle pareti, la sostituzione dei vecchi serramenti con modelli più isolanti oppure l’installazione di schermature per proteggersi dal sole estivo.

Il secondo filone si concentra invece sugli impianti di riscaldamento. L’incentivo copre la sostituzione di vecchi sistemi inquinanti con alternative più ecologiche e tra queste ci sono le stufe o le caldaie a biomassa, i pannelli solari per l’acqua calda e, naturalmente, l’installazione di una pompa calore. Questi apparecchi, anche in versione ibrida, sono tra i più efficaci per ridurre drasticamente il peso delle bollette.

Come si presenta la domanda

Il percorso per fare domanda è interamente online e si svolge sul sito del GSE, chiamato Portaltermico. È importante agire tempestivamente: la richiesta va compilata e inviata entro 60 giorni dalla fine dei lavori. Bisogna caricare sulla piattaforma digitale tutta la documentazione raccolta, che cambia a seconda dell’intervento.

Una volta che il GSE avrà controllato che tutto sia in regola, la pratica viene approvata. A quel punto, l’accredito del contributo diventa esecutivo. Se la somma è inferiore a 5.000 euro, il versamento avviene in un’unica soluzione. Per cifre superiori, l’importo viene invece diviso in rate annuali costanti, distribuite su un periodo che può variare da due a cinque anni.

La scelta del partner tecnologico: Vaillant come sinonimo di affidabilità

La selezione del produttore è una scelta strategica che va oltre il costo iniziale, puntando a massimizzare il risparmio nel tempo. Affidarsi a realtà consolidate, la cui reputazione si fonda su innovazione e affidabilità, offre le migliori garanzie. Nel settore delle pompe di calore, ad esempio, l’esperienza di un marchio storico come Vaillant si traduce in sistemi efficienti e collaudati, assicurando che l’investimento di oggi diventi un vantaggio concreto per il futuro.