Argomenti trattati
In occasione della COP30 che si svolge a Belém, in Brasile, si stanno facendo sentire le voci degli ufficiali brasiliani e britannici che sperano in un sostegno economico significativo per il Tropical Forests Forever Facility (TFFF). Questa iniziativa, concepita originariamente nel Regno Unito, mira a incentivare i paesi tropicali a mantenere e ampliare le loro foreste.
Tuttavia, le recenti dichiarazioni del primo ministro britannico Keir Starmer hanno lasciato i brasiliani con un senso di delusione.
Le aspettative per il TFFF
La speranza di ottenere un finanziamento significativo dal Regno Unito è stata alimentata dall’idea che il TFFF potesse raccogliere fino a 10 miliardi di dollari nel primo anno di attività. Questo obiettivo è cruciale, poiché la Norvegia, attuale maggiore finanziatore, ha condizionato il suo impegno di 3 miliardi di dollari alla raccolta di fondi del TFFF. Tuttavia, il governo britannico ha annunciato che non intende contribuire economicamente prima della difficile situazione di bilancio prevista per il 26 novembre.
Un approccio paziente
Garo Batmanian, coordinatore del TFFF e responsabile del Servizio Forestale Brasiliano, ha sottolineato che la pazienza è fondamentale in questa fase. Batmanian ha affermato che, nonostante l’assenza di fondi immediati, il TFFF non è da considerarsi un disastro. Ha anche fatto notare che il finanziamento del TFFF non rientra nella categoria degli aiuti ufficiali, quindi potrebbe non essere soggetto alle stesse limitazioni fiscali. La speranza rimane che il Regno Unito possa riesaminare la situazione dopo il bilancio.
Le reazioni al mancato finanziamento britannico
La mancanza di un annuncio di finanziamento da parte del Regno Unito ha suscitato delusione tra i rappresentanti di altri paesi. Un funzionario di un paese che ha già offerto supporto ha commentato: “Siamo rimasti molto delusi. Contavamo su di loro”. Tuttavia, nonostante la situazione attuale, ci sono segnali che indicano che la porta non è del tutto chiusa per future discussioni e impegni.
Le dichiarazioni ufficiali
Rachel Kyte, l’inviato britannico per il clima, ha chiarito che l’assenza di un contributo non deve essere interpretata come una chiusura totale. Ha affermato che una volta passata la fase di bilancio, il governo britannico potrà riconsiderare la sua posizione. La deputata laburista Uma Kumaran ha confermato che i brasiliani si sentono delusi, ma hanno comunque mantenuto la speranza che si possa raggiungere un accordo in futuro.
Il ruolo della scienza nei negoziati
La COP30 non è solo un palcoscenico per le negoziazioni politiche, ma anche un’importante occasione per portare la scienza al centro del dibattito. Il Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC) è presente per garantire che le evidenze scientifiche influenzino le decisioni politiche. Gli scienziati sottolineano che le foreste non sono solo riserve di carbonio, ma ecosistemi vitali per la biodiversità e la salute del pianeta.
Nuovi paradigmi per la gestione forestale
Riccardo Valentini, ecologo e autore del IPCC, ha evidenziato che fermare la deforestazione non è sufficiente. È necessario un nuovo paradigma di gestione sostenibile che integri foreste, agricoltura e uso del suolo. Il TFFF rappresenta un’opportunità per premiare i paesi che dimostrano un impegno concreto nella protezione delle foreste, legando la salvaguardia ambientale a benefici economici tangibili.
La COP30 si presenta come un’importante opportunità per il Brasile e per i paesi tropicali, nonostante le sfide poste dalla mancanza di finanziamenti immediati. Con il supporto della comunità internazionale e un focus sulla scienza, è possibile costruire un futuro sostenibile per le foreste e il clima del nostro pianeta.