Centinaia di migliaia di persone hanno sfilato in queste ore per le strade di Roma in una manifestazione di solidarietà con Gaza. Il corteo, partito nel primo pomeriggio di ieri, ha visto la partecipazione di cittadini, associazioni e attivisti, attirando una folla imponente in diversi punti della città. Al termine della protesta, però, si sono registrati momenti di tensione tra alcuni manifestanti e le forze dell’ordine, con interventi della polizia per contenere la situazione.
Roma scende in piazza per Gaza: partecipazione record
Nella capitale si è svolta un’importante giornata di mobilitazione a sostegno della Palestina. Dopo i cortei nazionali del 3 ottobre e le iniziative legate alla Global Sumud Flotilla, centinaia di migliaia di persone hanno preso parte alla marcia romana. La manifestazione ha visto la partecipazione di delegazioni della comunità palestinese, associazioni culturali, sindacati di base e gruppi studenteschi provenienti da tutta Italia, oltre a parlamentari presenti sulla Flotilla.
Il corteo, partito da Porta San Paolo con un leggero ritardo a causa dell’affluenza, ha raggiunto piazza San Giovanni, estendendosi per quasi tre chilometri. Striscioni di sostegno alla Palestina e messaggi contro lo Stato di Israele hanno accompagnato l’intero percorso, mentre bandiere palestinesi sventolavano lungo le strade della città. Famiglie con bambini hanno partecipato all’iniziativa, che fino al tardo pomeriggio si è mantenuta pacifica e animata da canti e momenti di aggregazione.
Corteo pro-Gaza a Roma, scontri con la polizia: arresti e feriti
La situazione è precipitata a partire dal tardo pomeriggio quando un gruppo ristretto di antagonisti, isolato dal corteo principale, ha tentato di deviare verso il centro storico. Alcune centinaia di manifestanti incappucciati e travisati hanno eretto barricate, incendiato veicoli e cassonetti, e lanciato oggetti contro le forze dell’ordine. Gli agenti, impiegando idranti e lacrimogeni, hanno bloccato le persone coinvolte a ridosso di piazza Santa Maria Maggiore e in varie vie limitrofe, identificandone complessivamente 262.
12 individui sono stati fermati per reati di danneggiamento, resistenza a pubblico ufficiale e adunata sediziosa, mentre altre due persone sono state arrestate. Il bilancio degli scontri ha registrato 41 agenti feriti, tra polizia, carabinieri e guardia di finanza.
In merito agli atti vandalici contro una statua di San Giovanni Paolo II, la premier Giorgia Meloni ha condannato l’episodio, sottolineando la contraddizione tra le richieste di pace della manifestazione e le azioni dei facinorosi. Anche il leader della Lega, Matteo Salvini, ha espresso la propria condanna, definendo inaccettabile l’oltraggio a un simbolo religioso e storico di tale rilevanza.
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