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Deepfake e disinformazione: la strategia russa in Ucraina svelata

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Esplora come i deepfake stanno rivoluzionando il panorama della guerra dell'informazione in Ucraina.

Negli ultimi mesi, il conflitto in Ucraina ha assunto una dimensione virtuale, dove la disinformazione gioca un ruolo cruciale. I social media sono stati invasi da video manipolati che mostrano eventi falsi, come la resa di soldati ucraini o scene di panico. Questi contenuti, creati tramite intelligenza artificiale, stanno influenzando le percezioni e il morale tanto in Ucraina quanto in Russia.

Il contesto della guerra informatica

La battaglia per il controllo di Pokrovsk, una strategica località nel Donetsk, è solo una delle numerose fasi di un conflitto che si combatte anche online. Mentre le forze russe tentano di prendere il sopravvento sul campo, la loro vittoria nel mondo digitale è già stata proclamata. I video virali, che mostrano soldati ucraini in lacrime o che si arrendono, sono un esempio di come la propaganda possa essere manipolata per demoralizzare l’avversario.

La tecnica dei deepfake

Il fenomeno dei deepfake non è nuovo, ma la sua applicazione in contesti bellici sta raggiungendo livelli preoccupanti. I video falsi, spesso attribuiti a fonti ufficiali, vengono utilizzati per creare una narrativa che sostiene la superiorità russa e il fallimento ucraino. Queste immagini non solo distorcono la realtà, ma alimentano anche il dubbio e la confusione tra il pubblico, minando la fiducia nella leadership ucraina.

Effetti sui cittadini e sull’opinione pubblica

Come evidenziato da esperti, l’impatto di tali video può essere devastante. La disinformazione non è solo un gioco psicologico, ma ha effetti tangibili sulla vita delle persone. Video che mostrano soldati in lacrime o in situazioni disperate possono facilmente alimentare il panico e la disillusione tra le truppe e i civili. Pablo Maristany de las Casas, analista dell’Istituto per il Dialogo Strategico, sottolinea come queste narrazioni siano costruite per sfruttare l’incertezza delle persone.

Incongruenze e realtà

Nonostante le tecnologie sofisticate, i video falsi presentano spesso evidenti incongruenze. Ad esempio, un filmato mostra un soldato con una gamba ingessata che dichiara di abbandonare Pokrovsk senza apparenti difficoltà. Questi errori, sebbene possano sembrare banali, vengono ignorati da molti, alimentando una narrazione che si basa su emozioni piuttosto che su fatti.

Il ruolo delle piattaforme social

Le piattaforme social sono diventate un campo di battaglia per la disinformazione. TikTok e altre reti hanno tentato di rimuovere gli account responsabili di diffondere questi contenuti, ma non prima che alcuni video accumulassero milioni di visualizzazioni. L’Osservatorio europeo dei media digitali ha documentato migliaia di articoli riguardo alla guerra, evidenziando l’importanza di combattere contro la manipolazione dell’informazione.

Risposte e responsabilità

Le aziende tecnologiche, come OpenAI, hanno iniziato a indagare sull’uso improprio delle loro tecnologie. Tuttavia, come osserva Ian Garner, esperto di propaganda, la guerra dell’informazione sta superando le soluzioni offerte dalle aziende, creando un panorama difficile da controllare. L’effetto di un video falso può essere difficile da quantificare, ma la ripetizione di contenuti distorti può alterare sensibilmente la percezione pubblica.

La guerra in Ucraina sta rivelando non solo un conflitto armato, ma anche una battaglia per le menti e i cuori delle persone. Mentre la Russia continua a utilizzare la tecnologia per diffondere la disinformazione, l’Ucraina e i suoi alleati devono trovare modi efficaci per contrastare queste narrative e mantenere viva la verità.