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Il delitto di Garlasco torna sotto i riflettori con un colpo di scena: la pm Giulia Pezzino ha deciso di dimettersi dall’incarico che ha seguito per anni. Nel frattempo, al centro delle attenzioni resta il Dna trovato sotto le unghie di Chiara Poggi, elemento chiave che ha alimentato dubbi e polemiche fin dall’inizio.
Riapertura del caso Garlasco: il Dna e le nuove indagini su Andrea Sempio
A diciotto anni dal tragico 13 agosto 2007, l’omicidio di Chiara Poggi torna al centro dell’attenzione nazionale. La Procura di Pavia ha infatti deciso di riaprire le indagini su Andrea Sempio, già indagato nel 2017 ma archiviato dal procuratore aggiunto Mario Venditti e dalla pm Giulia Pezzino.
In questa nuova fase, le autorità stanno rivalutando intercettazioni e reperti raccolti all’epoca, compreso il Dna rinvenuto sotto le unghie della vittima. Verranno acquisiti nuovi verbali e ascoltati testimoni, tra cui il fratello di Chiara.
“Il Dna sulle unghie di Chiara Poggi è valido“, avrebbe dichiarato il genetista Marzio Capra all’uscita dal Tribunale di Pavia, come riportato da Repubblica.
Il tecnico avrebbe detto che, per quell’analisi sul Dna dei margini ungueali, dovranno effettuare tutti gli eventuali confronti. A tal proposito, andrà analizzato e confrontato con il profilo biologico di Andrea Sempio.
Delitto Garlasco, le dimissioni della pm Giulia Pezzino e le implicazioni giudiziarie
Proprio mentre l’inchiesta su Sempio riprendeva vigore, la pm Giulia Pezzino ha formalizzato le sue dimissioni dalla magistratura, a febbraio 2025. La magistrata, che era titolare del fascicolo insieme a Mario Venditti, aveva nel 2017 concluso, sulla base di intercettazioni e analisi dei reperti, che le prove non giustificassero ulteriori indagini sull’indagato, decisione poi confermata dal gip Fabio Lambertucci.
Le tracce di Dna rilevate sotto le unghie di Chiara erano state allora interpretate come possibili conseguenze dell’uso condiviso di computer e sedie in casa Poggi. La rinuncia alla toga, comunicata ufficialmente al Ministero della Giustizia e al Csm, arriva dopo un lungo periodo di assenze giustificate da malattia e congedi vari, e ha suscitato attenzione e interrogativi negli ambienti giudiziari, pur senza che emergano procedimenti disciplinari a suo carico.
L’incidente probatorio fissato al 18 dicembre sarà decisivo per chiarire se l’indagato diventerà imputato e se emergeranno ulteriori responsabilità.
Nuovi sviluppi nell’inchiesta Garlasco: indagini per corruzione su Mario Venditti e reazioni della famiglia Sempio
L’inchiesta sul caso Garlasco ha recentemente riacceso l’attenzione mediatica, con nuovi sviluppi che coinvolgono l’ex procuratore di Pavia, Mario Venditti, accusato di corruzione in atti giudiziari. Secondo le indagini, Venditti avrebbe ricevuto denaro dalla famiglia di Andrea Sempio per archiviare la sua posizione nel 2017, quando Sempio era indagato per l’omicidio di Chiara Poggi.
Massimo Giletti, giornalista e conduttore del programma televisivo “Lo Stato delle Cose”, ha commentato che questa potrebbe essere solo la punta dell’iceberg, suggerendo che potrebbero emergere ulteriori elementi compromettenti.
La famiglia Sempio ha respinto le accuse di corruzione, dichiarando di non conoscere personalmente Venditti e di non avergli mai dato denaro. Tuttavia, l’impressione che non tutte le carte in mano alla Procura siano state rese note persiste, alimentando ulteriori interrogativi sulla vicenda.