Roma, 8 mag. (Adnkronos) – “Gli emendamenti presentati dalla relatrice di maggioranza al Decreto Albania servono a completare il cambiamento della natura del protocollo firmato da Meloni e da Rama, ma non riescono a nascondere, anzi lo confermano, il totale fallimento dell’operazione dei centri di detenzione al di là dell'Adriatico”. Lo dichiara il segretario di Più Europa, Riccardo Magi.
“Prima la detenzione in Albania doveva riguardare persone rintracciate o salvate nelle acque internazionali e che non avevano mai messo piede in Italia; poi, dato il fallimento dell'impresa, li hanno trasformati in una succursale dei Cpr italiani senza che ve ne fosse alcuna esigenza. Ora – spiega Magi – aprono alla possibilità che vengano ospitate anche persone richiedenti asilo e non solo coloro che devono essere rimpatriati. I numeri dei trasferimenti sono risibili al di là delle percentuali sparate dalla premier Meloni e la spola tra le due coste dell'Adriatico a bordo dei mezzi della Marina militare è costosissima".
"La situazione è umiliante anche per il personale delle forze dell’ordine italiane costrette a vigilare su questa cattedrale nel deserto che è un monumento alla propaganda insulsa di Meloni. Nel frattempo si regalano due motovedette italiane alla guardia costiera albanese per l'attuazione del protocollo: peccato che la guardia costiera albanese, proprio in base a quanto previsto dal protocollo Italia-Albania, non ha alcun ruolo", conclude Magi.