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Emergenza incendi in Spagna e Portogallo: la situazione attuale

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L'Europa meridionale affronta una delle peggiori stagioni di incendi degli ultimi vent’anni.

La Spagna e il Portogallo stanno vivendo un’emergenza incendi senza precedenti. Oltre 20 roghi attivi minacciano non solo le abitazioni, ma anche la vita di molte persone. Per fronteggiare questa crisi, le autorità spagnole hanno mobilitato ulteriori 500 soldati, portando il totale a 1.900 unità sul campo. Ma non finisce qui: un’ondata di calore sta attanagliando la regione, con temperature che sfiorano i 45 gradi Celsius, rendendo la situazione ancora più critica.

Anche il Portogallo è in allerta, con incendi che hanno devastato circa 1.550 chilometri quadrati di vegetazione dall’inizio dell’anno.

La situazione attuale in Spagna

Le fiamme continuano a divampare in diverse regioni spagnole, in particolare nella Galizia, dove 12 grandi incendi sono attivi. Il presidente del governo galiziano, Alfonso Rueda, ha confermato che molte abitazioni sono ancora a rischio, costringendo le autorità a imporre lockdown e evacuazioni per garantire la sicurezza dei cittadini. “Ci aspettano giorni difficili, purtroppo il meteo non è dalla nostra parte”, ha dichiarato il Primo Ministro Pedro Sanchez, esprimendo preoccupazione per l’evolversi della situazione.

Per far fronte all’emergenza, le autorità spagnole stanno aspettando l’arrivo di aerei antincendio olandesi e rinforzi da Francia e Italia. Nel frattempo, la compagnia ferroviaria nazionale Renfe ha sospeso i servizi ad alta velocità tra Madrid e Galizia, a causa della crisi. I residenti sono stati invitati a indossare mascherine per proteggersi da fumi e ceneri nocive. Ti sei mai chiesto come si può affrontare una situazione così drammatica? La risposta sembra essere solo uniti nella lotta contro le fiamme.

Il dramma in Portogallo

In Portogallo, la situazione è altrettanto critica. Migliaia di vigili del fuoco sono al lavoro per domare otto grandi incendi, che hanno già distrutto terreni per una superficie tre volte superiore alla media per questo periodo dell’anno. Il governo portoghese ha dichiarato uno stato di allerta nazionale, mobilitando oltre 4.000 vigili del fuoco e 1.300 veicoli nelle operazioni di soccorso. Purtroppo, le autorità hanno confermato la prima vittima di questa stagione incendiaria: un residente ucciso dalle fiamme.

Il servizio di protezione civile ha avvertito che l’ondata di caldo non accenna a fermarsi, e le previsioni anticipano temperature elevate nei prossimi giorni. Tuttavia, secondo Virginia Barcones, direttrice generale dei servizi di emergenza, ci si aspetta un abbassamento delle temperature a partire da martedì. Ma fino ad allora, la battaglia contro le fiamme continua. Come si può trovare speranza in una situazione così disperata?

Richiesta di aiuto dell’Unione Europea

Nel frattempo, altri paesi, tra cui Grecia, Bulgaria e Albania, hanno chiesto assistenza all’Unione Europea per combattere i roghi nei loro territori. La forza antincendio europea è stata attivata più volte quest’anno, in risposta a un aumento significativo dei focolai. In Turchia, recenti incendi hanno causato la morte di 19 persone, costringendo le autorità a evacuare sei villaggi nella regione di Canakkale.

La situazione climatica in Europa è allarmante: dal 1980, il continente si è riscaldato due volte più rapidamente rispetto alla media globale. Questo fenomeno, aggravato dai cambiamenti climatici, aumenta la frequenza e l’intensità delle ondate di calore e della siccità, rendendo le aree più vulnerabili agli incendi. È ora di prendere coscienza e agire, non credi?