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Europee: Giorgis (Pd), 'perché governo dice sì a voto fuori sede solo studenti e non lavoratori?'

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Roma, 20 feb. (Adnkronos) - “Apprendiamo da una agenzia che il Governo ha inaugurato una nuova modalità di espressione dei pareri. Non più in commissione e sull’insieme degli emendamenti ma per agenzia e solo su alcuni: in ogni caso ci rallegriamo che alla fine il Governo, ...

Roma, 20 feb. (Adnkronos) – “Apprendiamo da una agenzia che il Governo ha inaugurato una nuova modalità di espressione dei pareri. Non più in commissione e sull’insieme degli emendamenti ma per agenzia e solo su alcuni: in ogni caso ci rallegriamo che alla fine il Governo, dopo aver provato a boicottare e ritardare l’entrata in vigore delle nostre proposte, abbia deciso di dare il via libera a un emendamento che cerca in qualche modo di garantire agli studenti fuori sede di poter votare alle prossime europee senza dover rientrare nel proprio comune di residenza.

Non ci è però chiaro per quale motivo il governo abbia accolto solo parte della nostra sollecitazione e abbia escluso dalla possibilità di votare coloro che non potranno recarsi al loro seggio naturale per ragioni di lavoro o di cura e così non potranno votare. Continueremo a insistere con ulteriori emendamenti affinché nessuno sia escluso dalla possibilità di esercitare il proprio fondamentale diritto di voto”. Così il capogruppo Pd in commissione Affari costituzionali a Palazzo Madama Andrea Giorgis.