Roma, 25 nov. (Adnkronos) – “Se la maggioranza oggi è venuta meno al suo impegno sulla violenza, noi non mancheremo al nostro verso le cittadine e i cittadini, verso le vittime, le loro famiglie e le associazioni che ogni giorno combattono la violenza di genere. Per questo voteremo a favore dell’introduzione del reato di femminicidio”. Così Maria Elena Boschi, presidente dei deputati di Italia Viva, intervenendo in Aula.
"'Dire femminicidio significa dire perché una donna è stata uccisa'. Le parole di Michela Murgia – prosegue – spiegano meglio di molte altre che cosa sia davvero un femminicidio: il riconoscimento di un disvalore preciso, di un’ingiustizia che colpisce le donne in quanto donne. I dati sono inequivocabili: mentre gli omicidi diminuiscono, i femminicidi no. Nel 90% dei casi, all’interno di un rapporto di coppia, è l’uomo a uccidere la donna. Lo dicono le statistiche sulla violenza domestica, sulle persecuzioni, sulle violenze sessuali. Un’asimmetria evidente che non possiamo ignorare. E la Costituzione ci impone di rimuovere le disuguaglianze. È necessario intervenire. Ma sappiamo che l’introduzione di un nuovo reato non basta: servono prevenzione, educazione affettiva e sessuale nelle scuole, risorse certe ai centri antiviolenza, formazione, una strategia nazionale credibile, come quella che avviammo con i nostri governi. Il lavoro da fare è ancora enorme e la scuola è il luogo in cui si può costruire un cambiamento duraturo”.
“Serve una rivoluzione culturale in cui gli uomini siano protagonisti in senso positivo: non colpevoli, ma responsabili del cambiamento. Perché la violenza non è scritta nel dna degli uomini, è frutto di scelte e di modelli che possono e devono essere trasformati. Ogni volta che piangiamo una donna uccisa rischiamo di sentirci una goccia nel mare. E invece no siamo una goccia che scava la roccia. E questa società la possiamo cambiare”, conclude.