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Un gruppo di attivisti pro-Palestina, parte della Global Sumud Flotilla, ha confermato che la loro missione di rompere l’assedio di Gaza continuerà, nonostante due attacchi sui loro vascelli avvenuti a Tunisi. Gli attacchi hanno scosso i partecipanti, ma non hanno causato feriti. La flotta è pronta a salpare per il Mediterraneo, con l’obiettivo di incontrare altre navi provenienti da Italia e Grecia.
Dettagli sugli attacchi e la risposta dei partecipanti
Secondo quanto riportato, i vascelli ormeggiati al porto di Sidi Bou Said hanno subito attacchi da droni nella notte di lunedì e martedì. Gli organizzatori della flottiglia, che mira a porre fine al blocco israeliano su Gaza, hanno incolpato Israele per questi eventi. Le autorità tunisine, sebbene abbiano confermato gli attacchi, hanno dichiarato di non aver rilevato droni, promettendo un’indagine.
“Siamo assolutamente determinati a navigare verso Gaza, niente ci fermerà,” ha dichiarato Tara Reynor O’Grady, attivista per i diritti umani irlandese di 55 anni. “Non lasciatevi distrarre dagli attacchi, sono solo manovre per creare confusione; noi abbiamo un obiettivo chiaro.”
Mercoledì, centinaia di volontari si erano riuniti a Sidi Bou Said per prepararsi alla partenza. Le navi, arrivate dalla Spagna, sono state affiancate da altre provenienti dalla Tunisia. Tuttavia, la flottiglia, il cui nome significa perseveranza in arabo, non ha ancora lasciato Tunisi, continuando i preparativi.
Secondo i piani degli organizzatori, la flotta salperà in due onde. La prima, composta dalle navi in migliori condizioni, si dirigerà verso un punto del Mediterraneo per incontrare altre imbarcazioni in arrivo da porti italiani e greci. Altre navi, attualmente in riparazione, si uniranno successivamente per formare una seconda onda e dirigersi verso le coste palestinesi della Striscia di Gaza.
Le navi colpite dagli attacchi includono la Family boat, che ha avuto a bordo membri del comitato direttivo della flottiglia, tra cui la nota attivista svedese Greta Thunberg, e l’Alma. Tadhg Hickey, un comico e filmmaker irlandese a bordo dell’Alma, ha descritto gli attacchi come “mere distrazioni.”
“Rimaniamo concentrati e pronti a mettere in pratica la nostra formazione, con l’obiettivo principale di rompere questo assedio immorale e illegale,” ha affermato Hickey. Il comitato direttivo ha ribadito che, nonostante le minacce, la missione proseguirà.
Preoccupazioni e determinazione tra i partecipanti
Alcuni partecipanti alla flottiglia hanno ricevuto chiamate preoccupate da familiari ansiosi per la loro sicurezza. Un volontario ha raccontato: “Mia madre ha scoperto dell’attacco mentre dormivo, e sta davvero lottando.” Nonostante ciò, molti sono determinati a proseguire la loro missione verso Gaza.
Altri attivisti esprimono preoccupazione per la difficoltà di trovare posto su una delle navi, dato che il numero di persone intenzionate a unirsi alla flottiglia supera i posti disponibili. “Spero di trovare un posto su una delle navi, ma penso che sarà difficile,” ha detto Andrea, un’attivista messicana residente in Austria.
In conclusione, la Global Sumud Flotilla continua a prepararsi per la sua partenza, con i membri che rimangono uniti e determinati a raggiungere Gaza, nonostante le avversità e le minacce esterne. La situazione rimane fluida, e ulteriori aggiornamenti sono attesi nelle prossime ore.