Milano, 12 dic. (Adnkronos) – La Cassazione ha confermato il giudizio d'appello e condannato a tre anni di carcere Francesco Barachetti, l'imprenditore ritenuto vicino alla Lega e imputato per peculato ed emissione di fatture false nell'inchiesta sulla vendita del capannone di Cormano, sede della Lombardia Film Commission, con cui – a dire dell'accusa – sarebbero stati drenati 800mila euro di fondi pubblici.
In appello Barachetti era stato assolto dall'accusa di false fatture, mentre era stato condannato per peculato, sentenza ora confermata dalla Suprema Corte. "Sono perplesso e curioso di leggere le motivazioni che condannato il mio assistito per peculato", è il commento del difensore, l'avvocato Matteo Montaruli. "Dopo anni è stato stabilito che i lavori sono stati fatti sull'immobile, che i soldi sono stati integralmente utilizzati per quello e io mi chiedo come si fa a condannare per peculato e quale è stato il ruolo di Barachetti" conclude il legale.
Lo scorso gennaio la Cassazione era intervenuta per gli altri due imputati, i commercialisti Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni, e aveva dichiarato prescritta l'accusa di turbativa e aveva disposto un appello bis per rideterminare la pena per il reato di peculato.