Il ritrovamento del corpo di Franka Ludwig nei pressi di San Godenzo ha attivato un’indagine per chiarire le circostanze della morte. L’autopsia, eseguita presso l’Istituto di Medicina Legale, ha fornito elementi chiave per ricostruire le ultime ore di vita della donna.
Il mistero della morte di Franka Ludwig nel cuore delle Foreste Casentinesi
Franka Ludwig, 52 anni, di nazionalità tedesca, è stata trovata morta mercoledì 2 luglio lungo un sentiero nei pressi della Fonte del Borbotto, a Castagno d’Andrea, nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. La donna era arrivata da pochi giorni in Toscana con il compagno – imprenditore residente a Montorsoli – il loro bambino, i genitori, la suocera e alcuni amici. Soggiornavano in un agriturismo con piscina a Scarperia.
Secondo i primi accertamenti medico-legali, le ferite sul corpo sarebbero compatibili con un investimento. Tuttavia, le circostanze lasciano aperti diversi scenari, e la Procura di Firenze ha aperto un fascicolo per omicidio volontario.
Ludwig conosceva bene quell’area: amante del trekking, quella mattina aveva proseguito da sola dopo che l’amica con cui era partita si era fermata per un piccolo infortunio. Si erano date appuntamento più tardi, ma Franka non è mai tornata. Il suo corpo è stato scoperto da un’escursionista intorno alle 7:30, con evidenti traumi alla testa. Fin da subito, i carabinieri – coordinati dal colonnello Angelo Murgia – hanno escluso cause naturali, concentrandosi sull’ipotesi di un impatto violento.
Franka Ludwig trovata morta a San Godenzo, i risultati dell’autopsia
È cominciato ieri l’esame autoptico sul corpo di Franka Ludwig, affidato alla dottoressa Susanna Gamba su incarico del pubblico ministero Andrea Cusani. L’accertamento, che dovrebbe concludersi oggi, è seguito con particolare attenzione anche dalla consulente della parte civile, Beatrice Defraia, indicata dagli avvocati della famiglia della vittima, Margherita Pala e Mario Taddeucci Sassolini.
L’ipotesi principale resta quella di un impatto con un mezzo in transito – forse un veicolo utilizzato per attività forestali – che avrebbe colpito la donna mentre si trovava da sola lungo il sentiero. Tuttavia, il fatto che nessuno si sia fatto avanti per segnalare il proprio passaggio in quella zona alimenta i sospetti su un possibile gesto intenzionale o su una grave omissione di soccorso. Per questo motivo la Procura ha scelto di mantenere aperte tutte le piste.