Un funerale in forma privata
Il questore di Roma ha disposto che i funerali di Guerrino Casamonica, deceduto a 59 anni in ospedale, si svolgano in forma privata. Questa decisione, notificata ai familiari e all’agenzia funebre, è stata presa in considerazione delle tradizioni ostentate in passato dalla famiglia del defunto. La cerimonia è prevista per domani e segna un netto contrasto rispetto ai funerali pubblici che hanno caratterizzato la morte di altri membri del clan.
Un passato di eccessi
Dieci anni fa, alla morte di Vittorio Casamonica, il clan aveva organizzato un funerale che aveva attirato l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica. Quella cerimonia era stata un vero e proprio spettacolo, con una carrozza trainata da cavalli, una colonna sonora ispirata al film “Il Padrino” e petali di rosa sparsi lungo il percorso. Questo evento aveva suscitato indignazione e preoccupazione per il potere e l’influenza del clan nella capitale. Oggi, invece, la scelta di un funerale privato sembra indicare un tentativo di ridurre la visibilità e il clamore attorno alla famiglia.
Un segnale di cambiamento
La decisione della Questura di Roma di limitare la cerimonia funebre potrebbe essere interpretata come un segnale di cambiamento nella gestione delle celebrazioni legate ai membri del clan Casamonica. Negli ultimi anni, le autorità hanno intensificato i controlli e le misure di sicurezza per prevenire manifestazioni di ostentazione da parte di gruppi legati alla criminalità organizzata. Questo approccio potrebbe riflettere una volontà di affrontare in modo più deciso il problema della mafia e delle sue tradizioni, cercando di ridurre l’impatto che queste figure hanno sulla società.