Si è tenuta a Brescia l’udienza davanti al Tribunale del Riesame per Mario Venditti, ex procuratore aggiunto di Pavia, oggi indagato per corruzione in atti giudiziari nell’ambito dell’inchiesta legata al delitto di Garlasco. L’ex magistrato, che nel 2017 aveva archiviato il fascicolo a carico di Andrea Sempio, respinge ogni accusa e denuncia di essere vittima di un grave errore giudiziario.
L’inchiesta e le accuse: due visioni contrapposte sull’ex procuratore Venditti
La Procura di Brescia, guidata da Francesco Prete e dalla pm Claudia Moregola, contesta a Venditti di aver ricevuto una somma tra i 20 e i 30mila euro da Andrea Sempio, oggi nuovamente indagato per l’omicidio di Chiara Poggi. L’ipotesi è che quei soldi fossero un compenso per l’archiviazione dell’inchiesta del 2017, quando l’ex procuratore ricopriva il ruolo di co-titolare del fascicolo. L’accusa ritiene di aver raccolto “sufficienti indizi” per approfondire il caso, specificando che le perquisizioni non sono misure cautelari ma semplici atti d’indagine.
Dal canto suo, la difesa replica che le somme in questione furono destinate al pagamento delle spese legali e che “non c’è alcuna prova della corruzione”. Aiello ha inoltre ribadito la necessità di “senso di responsabilità prima di rovinare la vita delle persone”, ricordando come i controlli bancari sul suo assistito abbiano avuto esito negativo e come non siano mai stati individuati “corruttore, luogo o momento” dell’ipotetico scambio illecito.
Garlasco, l’ex procuratore Venditti si difende: “Mai preso un euro fuori dallo stipendio”
Nel corso dell’udienza tenutasi ieri, martedì 14 ottobre, presso il Tribunale del Riesame di Brescia, l’ex procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti, indagato per corruzione in atti giudiziari, ha scelto di rilasciare dichiarazioni spontanee. Davanti ai giudici ha espresso tutta la sua amarezza, sostenendo di non aver mai percepito somme di denaro “al di fuori dello stipendio” e affermando che la sua esistenza sarebbe ormai “rovinata” a causa delle accuse che lo coinvolgono.
Venditti ha negato con decisione di aver ricevuto denaro da Andrea Sempio per favorire la chiusura delle indagini sul delitto di Garlasco del 2017, sottolineando come l’intera vicenda rappresenti, a suo dire, una profonda ingiustizia. Il suo difensore, l’avvocato Domenico Aiello, ha chiesto l’annullamento dei sequestri di computer e dispositivi elettronici, eseguiti il 26 settembre scorso, definendo l’operazione un’“attività esplorativa e arbitraria”. Secondo la difesa, mancherebbero sia “gravi indizi” sia “motivi di urgenza” per procedere con tali perquisizioni.