Londra, 26 nov. (Adnkronos) – I fatti risalgono al 2022, ma solo adesso Meghan Markle ha fatto chiarezza. Il suo team ha infatti smentito categoricamente che la duchessa di Sussex si sia appropriata indebitamente di un abito firmato dopo averlo indossato per un servizio fotografico. Invece, secondo la principessa, è usanza comune trattenere abiti e cimeli utilizzati sui set.
Secondo un'accusa anonima la moglie del principe Harry non aveva restituito il vestito verde smeraldo di Galvan Ushaia, del valore di 1.700 euro, dopo averlo indossato per un servizio fotografico del 2022. E l'attenzione sul 'fattaccio' è riemersa lo scorso fine settimana, dopo che Meghan aveva indossato di nuovo l'abito in un video promozionale per il suo prossimo speciale natalizio su Netflix.
Il portavoce ufficiale di Meghan ha dichiarato al Daily Express: "L'insinuazione che siano stati sottratti oggetti senza la piena conoscenza e il consenso degli stylist sul set o dei rispettivi team non è solo categoricamente falsa, ma anche altamente diffamatoria. Tutti gli oggetti trattenuti sono stati sottratti in totale trasparenza e in conformità con gli accordi contrattuali". Si ritiene infatti che sia prassi normale per personaggi di alto profilo e membri della famiglia reale conservare oggetti provenienti dai servizi fotografici, per evitare potenziali rivendite o aste non autorizzate in futuro. Una fonte ha detto al tabloid che è "comune e prudente" conservare alcuni oggetti, per evitare che in futuro le persone mettano all'asta oggetti legati alle star, in particolare ai membri dell'alta società, per grandi somme di denaro.