Dietro ogni operazione di ricerca, come quella di Giulia Bonin, c’è un lavoro intenso e coordinato di un team dedicato. Squadre di soccorso, forze dell’ordine, volontari e unità cinofile hanno lavorato senza sosta per ore, scandagliando ogni angolo della zona vicino alla Strada Napoleonica. Nonostante l’impegno instancabile, l’epilogo è stato drammatico.
Dopo ore di ricerche, epilogo tragico: Giulia Bonin trovata senza vita
Si è conclusa tragicamente la scomparsa di Giulia Bonin, la 25enne di Trieste di cui non si avevano più notizie da domenica 10 agosto. La sera dell’11 agosto, intorno alle 21:30, è stato attivato un piano di ricerca con il coinvolgimento dei Vigili del Fuoco e del Soccorso Alpino di Trieste.
Dopo ore di ricerche nel bosco del Monte Grisa, il corpo della giovane è stato individuato poco prima della mezzanotte, a circa dieci metri dalla Strada Napoleonica, bloccato tra alcuni alberi. Per il recupero, sette tecnici del Soccorso Alpino hanno utilizzato una barella toboga, mentre i pompieri hanno calato la salma con l’autoscala. L’intervento si è concluso intorno alle 00:30.
Giulia Bonin trovata senza vita: le prime ipotesi
Le autorità stanno attualmente conducendo un’indagine per determinare le cause del decesso di Giulia Bonin, la 25enne triestina scomparsa da casa il 10 agosto e ritrovata senza vita il 11 agosto a Monte Grisa, lungo la Strada Napoleonica.
Sebbene una prima ricostruzione indichi una possibile caduta dalla zona della Vedetta Italia, le circostanze precise dell’incidente restano da chiarire. Gli inquirenti stanno esaminando attentamente la scena del ritrovamento e raccogliendo testimonianze per comprendere meglio quanto accaduto.