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Il dramma del
Alle 21 del , il Friuli Venezia Giulia subì una delle catastrofi naturali più devastanti della sua storia. Una scossa di magnitudo 6.4 della scala Richter colpì la fascia collinare a nord di Udine, riducendo in macerie città come Gemona, Venzone e Osoppo. Quasi mille vite furono spezzate e oltre 3.000 persone rimasero ferite.
La sola Gemona, un tempo fiorente cittadina pedemontana, contò 400 morti, un tragico bilancio che segna profondamente la memoria collettiva della regione.
Le repliche e la resilienza
La prima scossa fu seguita da centinaia di repliche, tra cui quella del , di magnitudo 5.9, che colpì un territorio già provato. Nonostante il dolore e la devastazione, il Friuli dimostrò una straordinaria capacità di resilienza. La risposta della comunità fu immediata, con un’ondata di solidarietà che arrivò da tutta Italia e dall’estero. Questo spirito corale, animato da sindaci e parroci, fu fondamentale per avviare la ricostruzione, sotto la guida del commissario straordinario Giuseppe Zamberletti, figura chiave nella storia della Protezione Civile italiana.
Il modello Friuli: memoria e modernità
Il processo di rinascita del Friuli è stato esemplare. Il cosiddetto “modello Friuli” si è basato su una forte partecipazione delle comunità locali, riuscendo a coniugare il rispetto per la memoria delle vittime con uno slancio verso la modernità. A 49 anni di distanza, il ricordo dell’Orcolat, figura mitologica friulana associata ai terremoti, rimane vivo. Ogni anno, alle 21, le campane di molti comuni suonano in simultanea, richiamando al silenzio e al raccoglimento. A Vendoglio, una Santa Messa è dedicata alle vittime e ai sopravvissuti di quella notte tragica.
Mostre e iniziative per non dimenticare
Per mantenere viva la memoria di quel periodo, è stata allestita una mostra a Venzone, epicentro simbolico della tragedia, intitolata “Passato/Presente”. Questa iniziativa raccoglie voci, immagini e testimonianze dell’epoca e di oggi, fungendo da ponte tra generazioni. Gli organizzatori sottolineano l’importanza di non dimenticare e di continuare a costruire un futuro migliore, ricordando sempre il passato.