Bruxelles, 7 mag. (Adnkronos) – La Commissione europea ha inviato un'ulteriore lettera di messa in mora all'Italia per il mancato recepimento integrale della direttiva del 2010 sulle emissioni industriali. Secondo Bruxelles, la legislazione nazionale non tiene conto dell'impatto degli impianti sulla salute umana, né considera tutti gli inquinanti nocivi emessi al momento del rilascio dei permessi; inoltre l'Italia non dispone la sospensione delle attività in caso di pericolo immediato per salute e ambiente.
L'iniziativa segue una sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea di giugno 2024, la quale aveva rilevato la non conformità della normativa italiana. Nell'ambito della procedura d'infrazione in corso, la Commissione ha evidenziato anche il mancato rispetto della direttiva da parte dell'impianto Acciaierie d'Italia (ex Ilva) di Taranto, con gravi conseguenze per la popolazione e l'ecosistema locale. Il governo italiano ha ora due mesi per rispondere e porre rimedio alle carenze individuate; in caso contrario, la Commissione potrà procedere con l'invio di un parere motivato, il prossimo passo nella procedura di infrazione.