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Gaza, valico di Rafah chiuso e aiuti ridotti: Israele punisce Hamas per i corpi degli ostaggi non consegnati

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Israele chiude il valico di Rafah e limita gli aiuti a Gaza dopo il mancato rilascio dei corpi degli ostaggi: le ultime notizie.

Il valico di Rafah, unico punto di passaggio diretto tra la Striscia di Gaza e l’Egitto, resta al centro delle tensioni tra Israele e Hamas. Israele ha annunciato la chiusura temporanea del valico e una significativa riduzione degli aiuti umanitari in risposta al mancato rilascio di tutti i corpi degli ostaggi deceduti nelle mani del gruppo palestinese.

Emergenza umanitaria e dichiarazioni di Hamas

La popolazione civile di Gaza continua a subire le conseguenze della guerra, con migliaia di persone intrappolate tra le macerie e infrastrutture essenziali gravemente danneggiate. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, oltre 15.600 pazienti, inclusi circa 3.800 bambini, necessitano di evacuazione urgente per ricevere cure mediche fuori dalla Striscia, molti dei quali hanno subito amputazioni.

Squadre egiziane e israeliane stanno collaborando per individuare le tombe degli ostaggi, mentre organismi internazionali come la Croce Rossa e le Nazioni Unite chiedono l’apertura completa dei valichi per garantire l’accesso agli aiuti umanitari e alle cure mediche.

Hamas, tramite il portavoce Hazem Qassem, ha criticato Israele, accusando le operazioni dell’IDF di violare il cessate il fuoco. Nelle ultime 24 ore, le forze israeliane hanno provocato 44 morti e 29 feriti tra i palestinesi a Gaza. Il gruppo ha ribadito il proprio impegno a rispettare gli accordi siglati in Egitto e ha chiesto ai mediatori internazionali di sorvegliare attentamente le azioni di Tel Aviv, sostenendo che Israele stia cercando di eludere gli obblighi assunti. Hamas ha inoltre precisato che le difficoltà nel recuperare tutti i corpi degli ostaggi derivano dalla devastazione e dal caos creati dai bombardamenti nella Striscia.

Israele chiude valico di Rafah e riduce aiuti: attesa la restituzione dei corpi degli ostaggi

Le autorità israeliane hanno deciso di prolungare la chiusura fino a domani del valico di Rafah, bloccando temporaneamente il collegamento tra Gaza ed Egitto, e di ridurre il flusso di aiuti umanitari verso l’enclave. La misura è stata adottata in risposta al mancato rispetto da parte di Hamas dell’impegno a restituire tutti i corpi degli ostaggi deceduti.

Dopo le notizie diffuse dall’emittente qatariota Al Araby, secondo cui ulteriori salme di ostaggi potrebbero essere consegnate a Israele già in serata, alti funzionari di Gerusalemme hanno confermato l’informazione ai media. Rimane aperta la possibilità che Hamas restituisca i corpi degli ostaggi morti nelle prossime ore, fino alla notte.

Un alto rappresentante israeliano ha dichiarato al giornalista Barak Ravid di Axios che il gruppo palestinese sta intensificando gli sforzi per la consegna, rendendosi conto della serietà con cui Israele segue la questione. Secondo la fonte, Hamas aveva inizialmente sottovalutato l’importanza attribuita da Tel Aviv alla restituzione delle salme, ma ora è consapevole che l’IDF dispone di informazioni precise sul numero e sulla collocazione dei corpi, rendendo difficile sostenere di non conoscerne la posizione.