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Autostrade, nuova stangata in arrivo: pedaggi più cari da agosto

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Autostrade in Italia, aumento dei pedaggi da agosto: nuovo emendamento al decreto Infrastrutture, voto previsto lunedì alla Camera.

A partire dal primo agosto, gli automobilisti in Italia dovranno fare i conti con un aumento dei pedaggi sulle autostrade. La decisione, inserita in un emendamento al decreto Infrastrutture e in attesa di voto in commissione alla Camera, rappresenta una nuova stangata per chi viaggia su strada, proprio nel pieno della stagione estiva.

Una mossa che sta già suscitando molte proteste e preoccupazioni tra i cittadini.

Unione Nazionale Consumatori critica l’aumento dei pedaggi

Il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona, ha definito «vergognoso» l’aumento dei pedaggi autostradali previsto da un emendamento dei relatori al decreto Infrastrutture, che introduce un incremento del canone annuo versato ad Anas. Dona ha criticato duramente la strategia del governo, accusandolo di voler aumentare le entrate in modo subdolo, senza una chiara trasparenza.

Ha inoltre ricordato che non si tratta di una novità, poiché già in passato sono stati eliminati gli sconti sulle accise sui carburanti introdotti dal governo Draghi, sono stati ripristinati gli oneri di sistema sulle bollette di luce e gas e, in quest’ultimo caso, l’IVA è stata aumentata dal 5% al 10% o al 22% a seconda dei consumi.

Italia, da agosto i pedaggi delle autostrade aumenteranno

Un emendamento recentemente inserito nella legge di conversione del decreto Infrastrutture prevede un aumento dei pedaggi autostradali, che entrerà in vigore dal primo agosto, a pochi giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

La proposta, che sarà sottoposta al voto lunedì in commissione alla Camera, introduce un rincaro di 1 millesimo di euro per chilometro per le categorie di pedaggio A e B, così come per le classi 3, 4 e 5. Queste ultime comprendono principalmente veicoli leggeri come auto, SUV, camper e moto, mentre le classi superiori riguardano camion e mezzi pesanti.

Secondo la relazione tecnica allegata all’emendamento, l’aumento mira a garantire ad Anas le risorse necessarie per far fronte a un fabbisogno crescente negli ultimi anni, dovuto principalmente alla riorganizzazione della rete in gestione e ai maggiori costi per l’illuminazione pubblica e altre attività non coperti dall’attuale Contratto di Programma. Le risorse aggiuntive stimate sono pari a circa 90 milioni di euro annui, corrispondenti ai maggiori introiti derivanti dal rincaro.

La relazione specifica inoltre che questo incremento è in linea con le previsioni del Contratto di Programma 2021-2025, approvato nel 2024 e registrato dalla Corte dei conti, e sarà necessario anche per coprire i costi legati all’ampliamento della rete Anas con l’inclusione delle “strade di rientro” provenienti dalle Regioni Veneto e Piemonte a partire dal 2025.